Incendio Campo Imperatore: sei indagati per incendio colposo

Non c’è quasi più nulla da bruciare a Campo Imperatore, in località Fonte Vetica: uno dei posti più suggestivi e attraenti del Gran Sasso dal punto di vista turistico è ora una desolante distesa nera.

Se le fiamme sprigionate probabilmente da un bàrbeque durante la rassegna degli ovini dello scorso fine settimana non ci sono più grazie al lavoro assiduo e difficilissimo di un canadair, è invece ancora in corso l’incendio sul versante pescarese del Gran Sasso. Dopo aver interessato le praterie della piana, nell’Aquilano, l’incendio ha, infatti, raggiunto e superato la montagna circostante, bruciando prima la pineta e poi la faggeta, fino a raggiungere il versante di Pescara. La Procura dell’Aquila ha aperto un’inchiesta, sono sei le persone indagate per incendio colposo, ma i piromani potrebbero essere 10, tutti ragazzi. Continua dunque a bruciare la zona della cima del Monte Siella, sopra Rigopiano, nel territorio comunale di Farindola, dove i segni del fuoco si mescolano a quelli tremendi della valanga che lo scorso 18 gennaio ha travolto e distrutto l’hotel Rigopiano, provocando la morte di 29 persone. Dalla tragedia dell’inverno, al dramma dell’estate. La situazione, però, è ora migliorata, anche grazie all’intervento del Canadair, che dalle prime ore del giorno ha effettuato dei lanci. Sembra superato, almeno per il momento, il timore che il fuoco potesse raggiungere il canale della slavina, dove ci sono detriti e legna secca.

Sotto controllo fortunatamente anche l’incendio che ieri sera è divampato a Santi di Preturo (nella foto), piccola frazione dell’Aquila, e che ha fatto preoccupare per l’alta colonna di fumo e per le fiamme molti visibili anche dalla città sino a notte fonda. Anche ad Aragno, dove il fuoco ha distrutto nei giorni scorsi oltre cento ettari di bosco di conifere la situazione è ormai del tutto sotto controllo.

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Incendio. interrogazione e polemiche:

E mentre vigili del fuoco, volontari della protezione civile e carabinieri forestale continuano a lavorare, sul fronte politico si susseguono le polemiche. Per il Movimento 5 stelle mancano controlli preventivi per evitare questi disastri e i soccorsi, dopo le tragedie, arrivano tardi – dice il consigliere Domenico Pettinari – mentre la Regione Abruzzo vive in constante ritardo sulle emergenze e il Presidente D’Alfonso è ancora alle prese con il piano valanghe”. Di episodio gravissimo e frutto di gravissime leggerezze” parla il segretario regionale di Sinistra italiana, Daniele Licheri, che annuncia un’interrogazione parlamentare della senatrice Loredana De Petris per “accertare le responsabilità di una così grave leggerezza”. Interviene anche il segretario regionale del sindacato autonomo dei Vigili del fuoco (il Conapo), Elio D’Annibale, che già prima che l’Abruzzo finisse nella morsa delle fiamme aveva denunciato la carenza di mezzi per l’antincendio boschivo. “Un’emergenza che si poteva evitare – commenta D’Annibale, il quale rileva l’assenza di un presidio dei Vigili del Fuoco a Fonte Vetica nel giorno della rassegna degli ovini, quando a Campo Imperatore si sono radunate almeno 30mila persone. Un’interrogazione urgente per verificare le responsabilità dell’incendio scoppiato a Fonte Vetica lo scorso fine settimana, in concomitanza della rassegna annuale degli ovini. La sta preparando anche la senatrice Stefania Pezzopane, che dopo l’incendio di Aragno torna nuovamente ad incalzare il Governo sulla questione.

IL SERVIZIO DEL TG8:

AGGIORNAMENTO ORE 16.30 Farindola, la pioggia spegne le fiamme

Il sottosegretario regionale con delega alla Protezione Civile Mario Mazzocca, in relazione alle attivita’ di spegnimento degli incendi condotte sull’intero territorio regionale, coordinate dalla ‘Sala Operativa Unificata Permanente’ della Protezione Civile regionale e dalla Sala Operativa dei Vigili del Fuoco. spiega che dopo le intense giornate scorse, dall’alba di oggi sono proseguite senza sosta le attivita’ della Protezione Civile regionale con il supporto degli equipaggi di Canadair ed elicotteri coordinati dal Dipartimento nazionale impegnati nello spegnimento dei numerosi incendi che ormai da giorni stanno interessando la nostra Regione.

Il sottosegretario Mazzocca ricorda che “Soltanto negli ultimi sette giorni sono stati impiegati nelle operazioni di spegnimento e presidio notturno/sorveglianza una media di oltre 100 volontari al giorno e 30 mezzi. Massiccio impiego di vigili del fuoco con una media giornaliera di circa 70 uomini e 30 mezzi. Il bilancio delle superfici percorse dal fuoco e’ ancora in fase di verifica ma si parla di mille ettari. Oltre 20 gli interventi dei mezzi aerei. Notevole anche l’impegno economico della Regione cha ha stanziato 675.000 euro per le attivita’ A.I.B.; un necessario ed ulteriore stanziamento di 370.000 euro arrivera’ con apposita variazione di bilancio. Da una settimana gli equipaggi dei Vigili del Fuoco e le squadre dei nostri Volontari sono stati impegnati 24 ore su 24, dalle prime luci dell’alba fino all’imbrunire nelle operazioni di spegnimento dei tanti incendi boschivi e nelle ore notturne nell’attivita’ di necessario presidio. Si e’ ciclicamente reso indispensabile il supporto della flotta area di Stato alle operazioni svolte dalle squadre a terra, le attivita’ di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente finche’ le condizioni di luce hanno consentito di operare in sicurezza. Trattandosi di eventi di particolare gravita’, e’ ripetutamente entrata in azione la flotta aerea nazionale, composta da 14 Canadair dei Vigili del fuoco, 7 elicotteri dei Vigili del fuoco, 2 della Marina militare e 2 dell’Esercito. E’ utile tornare a ricordare che la maggior parte degli incendi boschivi e’ causata da comportamenti superficiali o, spesso, dolosi e che la collaborazione dei cittadini puo’ essere decisiva nel segnalare tempestivamente al numero di soccorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco 115 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il piu’ possibile precise, si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovra’ operare sul fuoco di intervenire con tempestivita’, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacita’ distruttiva. Va ricordato come, fin dalla fine di giugno scorso, le alte temperature e particolari condizioni micro-climatiche (frequente presenza di vento) hanno alimentato vari incendi nei territori abruzzesi. Un immenso grazie va ai nostri volontari per qualità e quantita’ dell’impegno che giornalmente profondono e che, fra le tante attivita’ in corso, hanno prontamente assicurato soccorso ed assistenza alla popolazione sin dalla fine di giugno, allorquando si mobilitarono immediatamente per il trasporto e la consegna di acqua potabile ad un pullman pieno di turisti fermo sull’autostrada A24”.