Anche L’Osservatorio Inaf Abruzzo guarda le stelle col morbillo

Continua la partecipazione ai progetti astronomici  internazionali dell’Osservatorio Inaf d’Abruzzo (Collurania, Teramo). La struttura concorre alla scoperta delle “stelle col morbillo”.

Si tratta di stelle caratterizzate da macchie molto luminose che coprono circa un quarto della loro superficie e sono provocate da campi magnetici. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Astronomy dal gruppo coordinato da Yazan Al Momany, dell’Osservatorio astronomico di Padova dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), è stata realizzata grazie ai telescopi dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso). Molti i ricercatori italiani coinvolti: oltre all’Inaf e all’Università di Padova, anche gli Osservatori dell’Abruzzo e di Trieste, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Pisa.

“Questa scoperta – spiegano gli autori dello studio – potrebbe aiutare a spiegare l’origine dei campi magnetici in molte nane bianche, stadio finale della vita delle stelle simili al Sole. Le stelle col morbillo sono nascoste in ammassi globulari e sono definite stelle estreme del ramo orizzontale. Hanno una massa circa la metà del Sole, ma sono 4 o 5 volte più calde. Sono inoltre tormentate da violente eruzioni, milioni di volte più energetiche di quelle del Sole. Le loro macchie bianche appaiono e scompaiono, mentre le stelle ruotano, provocando cambiamenti regolari di luminosità. Queste macchie sono diverse da quelle solari, che appaiono scure e circa 3.000 volte più piccole. La spiegazione è che sono più luminose e più calde della superficie stellare circostante, a differenza del Sole dove le macchie appaiono, invece, scure perché più fredde dei dintorni”.

Secondo Yazan Al Momany, coordinatore del progetto di osservazione,

“Nella nostra galassia queste stelle calde e piccole sono di norma associate alla presenza di una compagna molto vicina. Sono speciali, perché sappiamo che salteranno una delle fasi finali della vita di una stella e moriranno prematuramente”.

Per saperne di più sull’attività dell’Osservatorio d’Abruzzo di Collurania, su YouTube si può vedere o rivedere la puntata (clicca la parola) dedicata del programma di Rete8 Il lato positivo.