Pescara, oggi in piazza #IoStoConGabriele

Prende il nome dal film realizzato insieme ai due colleghi l’iniziativa #IoStoConGabriele organizzata oggi a Pescara per invitare tutti a mobilitarsi per la liberazione di Gabriele Del Grande, fermato il 9 aprile in Turchia.

Oggi, sabato 22 aprile, alle 17.30, in piazza Sacro Cuore a Pescara, sarà allestito il presidio #IoStoConGabriele per sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare le autorità italiane ed europee a fare pressione presso le autorità turche affinché rilascino Del Grande al più presto.

Quella di Del Grande è una storia paradigmatica, perfetta per descrivere la fatica che affronta chi ha qualcosa di importante da raccontare ma non ha i mezzi per farsi sentire. Una storia che parte dalle difficoltà di accesso ai fondi necessari per dare concretezza filmica ad un’idea, alla tenacia di chi sceglie di metterci la faccia e cercarseli da solo, ma con l’aiuto di altri, di tanti. Gabriele Del Grande, che pure una certa visibilità l’aveva avuta con il film “Io sto con la sposa” (girato grazie al crowdfunding insieme ad altri due registi) ha dovuto rivolgersi ancora alle tasche di chi crede in lui e nel suo lavoro per realizzare il suo nuovo progetto: il libro “Un partigiano mi disse”, accompagnato dal booktrailer inserito sul sito www.produzionidalbasso. com (lo stesso utilizzato dal cineasta pescarese Francesco Calandra). Ecco il booktrailer pubblicato l’11 set 2016 per il crowdfunding:

 

 

 

E mentre la raccolta fondi on line partiva, Gabriele Del Grande partiva per le zone di confine tra Siria e Turchia, dove voleva raccogliere le voci dei protagonisti sconosciuti di una vicenda che è anche tragedia, realtà, rabbia, disperazione e tante altre cose.
Gabriele Del Grande è giornalista, documentarista e regista ed è uno che ama raccontare le migrazioni tra creatività e disobbedienza civile.. Fondatore del blog “Fortress Europe” ed è l’autore dei libri “Mamadou va a morire”, “Roma senza fissa dimora”, “Il mare di mezzo” ed è uno dei tre registi del film “Io sto con la sposa”.

La compagna di Del Grande, la regista Alexandra D’Onofrio, ha raccontato:

“Lui era lì, al confine turco, per ricostruire in un libro la memoria di quella guerra: come sono nate le prima proteste, come è stata la fuga dalla Siria… Non aveva alcuna intenzione di passare il confine con la Siria. Era lì vicino e aveva trovato storie importanti. Anche alla Farnesina mi hanno spiegato che i confini non sono ben segnalati, potrebbe avere sbagliato strada. Si tratterebbe di un reato amministrativo “.