Al Liceo Classico di Pescara no alla settimana corta

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Alcuni studenti e i genitori del Liceo Classico di Pescara, contrari alla settimana corta e al cambiamento dell’orario scolastico, annunciano altre iniziative di protesta.

Lo definiscono un cambiamento imposto dall’alto e senza consultare studenti e famiglie, per questo hanno deciso di dare voce alla loro protesta con diverse iniziative. La decisione finale dovrebbe arrivare giovedì  15 giugno alle ore 18, dal Consiglio d’Istituto. Oggetto del contendere è la settimana corta, ossia il prolungamento dell’orario dal lunedì al venerdì e il sabato a casa.

“Sono stati ignorati – dice il Comitato dei genitori – sia i pareri degli insegnanti impegnati da decenni in questa scuola, sia le richieste delle famiglie che hanno sottoscritto un preciso PATTO FORMATIVO e sia gli studenti che tentano, in tutti i modi, di far sentire la loro voce. Se questo scellerato progetto, portato avanti da quattro genitori eletti con una manciata di voti, senza presentare nessun programma e che non rappresentano, in alcun modo, la maggioranza, dovesse andare in porto, molti genitori meditano il trasferimento ad altra scuola e l’omissione del versamento del CONTRIBUTO VOLONTARIO ANNUALE che, soltanto per quest’anno, ha portato nelle casse della scuola circa 30.000 euro. Mercoledì si svolgerà un incontro farsa dei rappresentanti dei genitori responsabili della proposta con tutti le famiglie: un incontro fissato in tutta fretta, a metà mattinata di una giornata lavorativa. Ma i genitori, insieme ai loro ragazzi, promettono battaglia chiedendo che, a settembre, si indica al Classico un referendum serio che consenta di conoscere la effettiva volontà di tutti gli studenti (534 quelli già interessati + 155 nuovi iscritti) con le relative famiglie”.