Pescara: in corteo per fiumi e mare puliti

corteo-mare-fiume-pescara1

In corteo, a Pescara, oggi pomeriggio, per chiedere fiumi e mare puliti: il popolo dell’acqua torna in piazza insieme ad associazioni, movimenti, cittadini, alcuni sindaci e politici.

Un migliaio le persone in strada. Il popolo dell’acqua torna in piazza “dopo aver fermato la vendita dell’acqua dei fiumi abruzzesi e Ombrina mare”. L’iniziativa segue quella delle associazioni del turismo che con il Forum dell’Acqua hanno organizzato l’assemblea cittadina del 15 febbraio scorso. Il corteo con striscioni e slogan ha preso il via da piazza Unione, per poi proseguire lungo corso Vittorio Emanuele, Corso Umberto e ritrovarsi alla Nave di Cascella, proprio di fronte al mare.

“Come cittadini – hanno detto i manifestanti – siamo indignati per la situazione in cui versano i nostri fiumi che sono i simboli di un territorio malato. Ogni giorno, ridotti spesso a fogne, gettano veleni e rifiuti nel mare Adriatico. Al danno si aggiunge la beffa di pagare lautamente con la bolletta un servizio che non si riceve, con danni che si moltiplicano visto che ne risente anche l’economia turistica regionale che non può svilupparsi come potrebbe a causa della situazione disastrosa della depurazione. La situazione di Pescara ormai è esplosa con il fiume Pescara, che è ricettacolo di decine e decine di scarichi non trattati o trattati male, siano essi abusivi oppure di impianti più o meno autorizzati. E’ solo la punta dell’iceberg visto che il 70% dei corsi d’acqua abruzzesi non rispetta gli obiettivi di qualità imposti dalla Direttiva Comunitaria Acque subendo una pressione antropica insostenibile (e l’anno scorso il 22% dei tratti costieri era nella peggiore classe di qualità – la “scarsa” – rispetto ad un 2% europeo). Si va dal Feltrino al Vibrata, dall’Aterno al Giovenco, dal Moro all’Osento, dal Tordino al Vomano. Una condizione da quarto mondo che in alcune aree si sta trasformando anche in emergenza sanitaria, con la diffusione di patogeni come la Salmonella che ha causato, tra i pochi territori in Europa, una vera e propria epidemia.

Le associazioni che hanno promosso il corteo di oggi chiedono:

– La pubblicazione di tutti i dati online in possesso di ARTA, delle Province e delle società di gestione

– La pubblicazione dei dati di tutti i progetti finanziati e dello stato di avanzamento su un sito unico della regione

– La pubblicazioni delle sanzioni e delle varie autorizzazioni degli impianti

– Lo stop a nuove captazioni

– Un programma straordinario di bonifica e controllo delle aree golenali