Scuole abruzzesi, per il M5S 80% non antisismiche

Inadeguato l’80% delle scuole abruzzesi, non antisismiche per ben due terzi. Il dato allarmante diffuso dal Movimento 5 Stelle ed elaborato in base alle cifre del sito istituzionale del Miur.

Secondo i pentastellati l’80% degli edifici scolastici regionali non rispetterebbe le norme antisismiche. Una situazione che diventa ancora più preoccupante poiché investe anche i territori considerati a rischio medio-alto.

“Il drammatico terremoto di Amatrice – ha detto oggi in conferenza stampa Gianluca Vacca, deputato pescarese e capogruppo M5S della commissione Istruzione della Camera – purtroppo ha riproposto con forza il tema dello stato antisismico inadeguato di gran parte del nostro patrimonio abitativo. Ancora più critica è la situazione degli edifici pubblici, a cominciare dalle scuole, che purtroppo non sono i luoghi più sicuri e adeguati ad affrontare un evento sismico anche di forte intensità, come invece dovrebbero essere. I dati delle scuole abruzzesi, che abbiamo raccolto e messo insieme in tabelle e grafici, fotografano una realtà che, qualora fosse confermata, sarebbe a dir poco drammatica.
Il sito “scuole in chiaro” del Ministero dell’istruzione è aggiornato al gennaio 2016, tuttavia le informazioni riportate potrebbero non tenere conto di lavori eseguiti negli ultimi mesi, che però solo in pochi casi hanno riguardato l’adeguamento antisismico e la messa a norma degli edifici. Anche perché, come riporta lo stesso governo sul sito “Italia sicura – Scuole, http://italiasicura.governo.it/site/home/scuole/scuole-sicure.html) a livello nazionale questo tipo d’interventi sono stati una piccola parte del totale dei lavori eseguiti (120 milioni, 243 cantieri su tutto il territorio nazionale. Quindi, con molta probabilità, i dati reali, qualora non fossero quelli illustrati nel sito scuole in chiaro, non se ne dovrebbe scostare di molto”.

In Abruzzo, secondo i dati ministeriali, un quarto delle scuole viene classificato come “non progettato o successivamente adeguato con la normativa tecnica antisismica”. Questa la situazione nel dettaglio:
Pescara (zona sismica 3, bassa) circa l’80%; Teramo (zona sismica 2, medio-alta) 87%: L’Aquila (zona sismica 2, medio-alta), nonostante il sisma del 2009, 70%; Chieti (zona sismica 2, medio-alta) addirittura il 100%. Il dato non è molto differente se si allarga lo spettro a tutto il territorio provinciale, con il territorio aquilano che arriverebbe a circa il 60% di scuole “non adeguate”. Tra gli altri Comuni Avezzano (in zona sismica 1, la più alta) sembrerebbe avere più della metà degli edifici scolatici “non adeguati”, mentre a Nereto (zona sismica 2), “solo” il 33% viene classificato come “non adeguato”.

“In pratica – conclude Gianluca Vacca – siamo costretti paradossalmente a registrare quella che dovrebbe essere una grave anomalia, ovvero un terzo delle scuole non a norma, come un esempio virtuoso! Questa situazione non è più sostenibile. Gli interventi e i soldi sbandierati dal governo Renzi, ben lontani da tutti i miliardi promessi, non sono sufficienti a risolvere definitivamente quella che è una vera e propria emergenza sociale. Presenteremo un’interrogazione parlamentare per chiedere al Governo innanzitutto se i dati riportati sul sito siano veritieri, anche per una corretta informazione ai cittadini, e poi quali iniziative intenda intraprendere per avviare un serio e organico piano per risolvere definitivamente questa situazione. Il M5S ha fatto varie proposte in questi anni in materia, sempre ignorate dal governo”.

Rispetto alle scuole di Chieti, che risulterebbero inadeguate al 100%, il Movimento 5 Stelle annuncia che nei prossimi giorni presenterà una mozione “per far sì che il Sindaco e la Giunta provvedano, per quanto di loro competenza ed in tempi rapidi, affinché ciascun cittadino possa informarsi direttamente dai canali ufficiali e quindi utilizzando il sito messo a disposizione dal Ministero”.

“Anche per questo motivo – affermano Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo, consiglieri comunale M5S a Chieti – mercoledì 14 settembre terremo un incontro pubblico in città per illustrare i risultati del nostro lavoro e approfittiamo dell’occasione per invitare a questo incontro tutti i cittadini interessati”.

Infine, il consigliere regionale Domenico Pettinari, nel ricordare che già due volte, con provvedimenti regionali, è stato prorogato il termine ultimo per adeguare le scuole ai criteri antisismici, aggiunge:

“Il presidente D’Alfonso appena insediato e quindi due anni fa avrebbe dovuto richiedere quello che ha chiesto poche ore dopo il terremoto: la verifica del rischio sismico di tutte le strutture con particolare attenzione a scuole, edilizia pubblica comunale , infrastrutture e patrimonio della regione . Avrebbe dovuto richiedere una verifica preventiva e non a posteriori. Purtroppo siamo a constatare per l’ennesima volta la miopia di una classe politica che cerca di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati”.

Il servizio del Tg8: