Marinucci: “Per la ciclabile di Sambuceto solo aree pubbliche”

Marinucci: “Per la ciclabile di Sambuceto solo aree pubbliche”. La precisazione è del sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, che offre collaborazione al Comune di Pescara.

Il Comune di San Giovanni Teatino si chiama fuori dalla polemiche sugli espropri per la pista ciclabile Pescara-Sambuceto: il sindaco Luciano Marinucci infatti ha precisato che, diversamente da quanto accade nel Comune di Pescara, il territorio da lui amministrato utilizza solo aree pubbliche per realizzare il tracciato ciclopedonale.

“Il tratto Pescara-Sambuceto – si legge nella nota del Comune di San Giovanni Teatino – è un progetto finanziato dalla Regione Abruzzo per la valorizzazione del complesso parrocchiale di San Rocco, per garantire la sicurezza dei ciclisti e contrastare lo smog favorendo una mobilità alternativa all’automobile. Nel tratto compreso dentro il comune di San Giovanni il progetto interesserà solo aree pubbliche, permettendo la riqualificazione di tutto il marciapiede di via Cavour, dal confine comunale con Pescara fino alla nuova chiesa di San Rocco”.

La polemica era nata nei giorni scorsi a causa degli espropri che il Comune di Pescara sta effettuando su aree ricadenti all’interno di alcune attività produttive. Marinucci si dice certo che il Comune di Pescara riuscirà a risolvere il problema senza danneggiare le ditte interessate, la Soget e la Vamar di Fontanelle.

“L’Amministrazione di San Giovanni Teatino – spiega il sindaco – è pronta a favorire la realizzazione di un’infrastruttura di mobilità sostenibile che, collegandosi alla pista ciclabile Sambuceto-Dragonara, renderà il nostro territorio quasi interamente sicuro per i ciclisti e capace di implementare sistemi di mobilità alternativa. Qualora i privati interessati o l’amministrazione comunale di Pescara dovessero richiederlo, siamo pronti ad individuare aree sul nostro territorio per la valorizzazione delle aziende che hanno previsioni urbanistiche attualmente incompatibili con le loro necessità produttive”.