L’Aquila, referendum: è scontro tra maggioranza e opposizione

Non si placano le polemiche in consiglio regionale dopo la bagarre di ieri sulla discussione in commissione Bilancio sul quesito referendario sulla legge elettorale voluto dalla Lega.

Un Consiglio regionale che si è chiuso a notte fonda, costringendo i consiglieri regionali di fuori città a dormire in albergo e a organizzare in fretta e furia un bagaglio di emergenza e, soprattutto, un consiglio da ricordare, con i Carabinieri arrivati a ripristinare l’ordine dopo l’atto con cui la consigliera del movimento 5 stelle e vicepresidente della Commissione Bilancio Sara Marcozzi, alle 15,34 ha rinviato al primo ottobre la seduta della commissione. Un atto ritenuto illegittimo dalla maggioranza, perché Marcozzi avrebbe approfittato della momentanea assenza di pochissimi minuti del presidente, il leghista Vincenzo D’Incecco.

Nessuna illegittimità per Marcozzi, che ribadisce:

Le priorità della Regione Abruzzo sono altre, e non il quesito referendario per varare un sistema elettorale maggioritario voluto dalla Lega che proprio dall’Abruzzo è voluta partire insieme ad altre 4 Regioni (che già si sono espresse) chiamate ad approvare le proposte entro la fine del mese. Migliaia inoltre gli emendamenti presentati dalle opposizioni, costringendo il rinvio del Consiglio a oggi. Lavori dunque ripresi oggi, tra continui rinvii della Commissione Bilancio e di quella di Vigilanza. Il Consiglio regionale ha il dovere di affrontare un tema sentito e rilevante come quello della legge elettorale. Così risponde alle opposizioni il consigliere regionale salviniano Emiliano Di Matteo.

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