L’Aquila, caropedaggi. Biondi: subito una norma per risolvere il problema

Non c’è l’accordo per sterilizzare le tariffe dei pedaggi autostradali delle tratte A24 e A25 gestite da Strada dei Parchi, senza una soluzione normativa ad hoc dal 1 settembre si tornerà a pagare.

Un aumento del 19% che peserà non poco sui territori attraversati dalle due autostrade. L’accordo sembrava raggiunto – durante l’incontro di martedì scorso tra la concessionaria, il ministero delle Infrastrutture e il ministero dell’economia, ma – detto ironicamente – i conti sono stati fatti senza l’oste. Perché Anas ieri sera si è opposta alla proposta di utilizzo delle rate del prezzo di concessione, come accaduto già in passato, per coprire i costi del blocco delle tariffe in attesa dell’approvazione del nuovo Pef.

Per sbloccare una vicenda che sembrava risolta serve un intervento legislativo del governo nazionale, ma occorre fare presto perché mancano soltanto 20 giorni allo scatto dei rincari.

Il 2 agosto il sindaco Pierluigi Biondi aveva scritto una lettera al ministro dell’Economia Giovanni Tria proprio per chiedere la percorribilità di questa strada.

Intanto i sindaci dei Comuni che da quasi due anni combattono contro il rialzo costante dei pedaggi sono pronti a manifestare se il pericolo del rincaro dal 1° settembre non venisse neutralizzato. E la portavoce Velia Nazzarro scrive una lettera, l’ennesima, al ministro Danilo Toninelli.