L’Aquila, Progetto Case: a Sassa 6 edifici in balìa dei piccioni

foto di marianna gianforte

Scarsa manutenzione nelle new town del Progetto Case. Il Comune dà il via libera alla sanificazione di sei edifici diventati malsani per la presenza dei piccioni.

Mattonelle sollevate e rotte, garage sporchi e presi di mira dai vandali, illuminazione non sempre funzionante, erba alta persino nelle balconate, scarsa sicurezza sociale, primi piani delle palazzine presi di mira dai ladri. Vivere nei quartieri delle 19 new town post sisma diventa sempre più difficile, la manutenzione in alcuni casi è una chimera e i cittadini sono stanchi persino di denunciare. E si adattano a dormire tappati in casa per non sentire la puzza dei secchi per la raccolta dei rifiuti spesso carichi e straripanti, anche nei giorni in cui le temperature sono altissime, e per non far entrare i piccioni, che soprattutto hanno letteralmente occupato gli alloggi rimasti disabitati dopo gli incendi a Sassa, oppure dopo i crolli dei balconi a Cese di Preturo.

Quartieri che oggi, nel giorno dopo di Ferragosto, appaiono vuoti. Poche persone, e nessuna voglia di parlare, in una generale rassegnazione. E proprio per far fronte ai rischi igienici e sanitari il Comune ha dato il via libera ai lavori di manutenzione di sei edifici del Progetto Case di Sassa messi in pericolo proprio dalla presenza dei piccioni.

Verranno installati, fra l’altro, spilli in acciaio per dissuadere i volatili dal sostare sui tetti. Come si legge nella determina dirigenziale “dopo i numerosi reclami dei residenti del Progetto Case e le ripetute segnalazioni della Asl è stata verificata la presenza di numerosissimi piccioni che trovano il loro habitat, con spazi di nidificazione, sulle gronde delle coperture e nei sottotetti degli edifici del progetto Case, causando una fecalizzazione ambientale e conseguentemente potenziale rischio per la salute dei residenti e dell’ambiente circostante”. I lavori di manutenzione e sanificazione dei 6 edifici del Progetto Case di Sassa costeranno poco di più 42mila euro.

progetto case sassa – foto marianna gianforte

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