Coronavirus Abruzzo: Parruti, “Pescara area più colpita del centro sud”

Coronavirus Abruzzo: l’infettivologo Parruti analizza gli ultimi dati del contagio in Abruzzo. Pescara è l’area più colpita del centro sud con lo 0,42% di positivi nella popolazione. Abruzzo regione cerniera tra nord e sud.

“Quella di Pescara è l’area più colpita del centro sud Italia. Principalmente per due caratteristiche: un’integrazione economica forte con il resto del Paese e una significativa densità di popolazione, con scambi e circolazione di persone”. È quanto sostiene il primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale Santo Spirito di Pescara, Giustino Parruti.

Dei 3.000 casi abruzzesi, 1.351 fanno riferimento alla Asl di Pescara. Nel Pescarese, facendo le dovute proporzioni, lo 0,42% della popolazione è stato contagiato. Il dato è quasi doppio rispetto a quello regionale (0,22%), ma considerando solo le province di L’Aquila, Chieti e Teramo la media scende allo 0,15%. Al di là del valore assoluto, i dati pescaresi, rapportati al numero degli abitanti, dimostrano come la situazione nel capoluogo adriatico sia ben peggiore di quelle delle province di Bari, Napoli o Roma. Non a caso, l’ospedale di Pescara è quello che più ha sofferto, soprattutto nella fase iniziale dell’emergenza, quando è stata raggiunta in più occasioni la capienza massima di posti letto in terapia intensiva.

Secondo le stime, in un territorio in cui il virus ha circolato in modo importante, come nel caso dell’area pescarese, attualmente ci sono due o tre positivi ogni mille abitanti. L’Abruzzo è considerata regione ‘cerniera’ nella diffusione del contagio tra il nord duramente colpito e il sud che è riuscito a reggere. Tra i 305 comuni abruzzesi, non mancano comunque quelli con zero o con un solo caso, cioè di fatto ‘covid free’: ne sono più di 150, soprattutto aree interne dell’Aquilano e del Chietino. Ci sono poi situazioni particolari, come quelle di Martinsicuro (Teramo), con solo otto casi su oltre 16 mila abitanti, o di Carsoli (L’Aquila), paese di 5.600 abitanti in cui non si registra nessun caso.

Tra i territori a registrare maggiori problemi però non c’è solo l’area metropolitana, ma ci sono anche dei paesini. È il caso di Castiglione Messer Raimondo (Teramo), in Val Fino, considerato la ‘Vo’ d’Abruzzo’: oltre 80 casi e 14 morti in pochi giorni, su un totale di poco più di duemila abitanti.

“In casi come questo il problema possono essere stati gli asintomatici, oltre ai rapporti tra la popolazione: tante persone che hanno condiviso la stessa circostanza, ad esempio una festa o una fiera”, conclude l’infettivologo.

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