Pescara, ora si scopre: il Comune inquina il fiume!

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Pescara, ora si scopre che il Comune… inquina il fiume! Non è uno scherzo ma la realtà: Palazzo di Città ha scaricato per decenni direttamente nel corso d’acqua.

Sorride, il vice sindaco Del Vecchio (nella foto nei sotterranei nel Comune) nel raccontarci della scoperta fatta solo qualche giorno fa, dopo il nuovo allagamento dei sotterranei del Comune di Pescara. Sembrava uno dei soliti accumuli di acque piovane e invece… Non c’è una mappatura di quelli che sono servizi e sotto servizi del Comune né della Prefettura, spiega Del Vecchio secondo il quale questo la dice lunga di come si è agito nel passato e di come necessariamente tale situazione deve essere sanata. Ed ora è venuta fuori la paradossale realtà: il Comune di Pescara è il primo “abusivo” a inquinare riversando le acque nere in uno scarico che finisce dritto dritto, senza passare per il depuratore, nel martoriato fiume. Del Vecchio spiega che i lavori lungo le golene per il DK15 serviranno proprio a convogliare gli scarichi sconosciuti, dunque non autorizzati, dei vari stabili della zona (tra i quali quello di Palazzo di Città), nella serie di condotte forzate che costituiscono questo collettore per le acque bianche e le acque nere e che a sua volta li porterà al depuratore per fare in modo che non inquinino più fiume e dunque mare. C’è da dire che Pescara è una città che ha numerosi canali sotterranei:  molti non si conoscono perché sono nati con i vari palazzi e strutture costruiti dal dopoguerra in poi anche in maniera selvaggia.  Scarichi che dunque vanno direttamente al fiume. Un vero e proprio labirinto sotterraneo difficile da districare. Del Vecchio aggiunge che intanto con l’ultimazione dei lavori del DK15 molto sarà fatto per il fiume, ma molto c’è ancora da fare e ci sarà un nuovo studio conoscitivo. Lavori, quelli lungo le golene, che dovrebbero essere ultimati a dicembre. Tant’è che il paradosso c’è: il primo che dovrebbe dare il buon esempio, il Comune, è il primo a non rispettare le regole. Certo nessuno ne era al corrente, almeno fino a qualche giorno fa. Dopo oltre sessant’anni, finalmente, il Comune si metterà in regola per buona pace del fiume da cui la città prende il nome. 

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