Pescara riavrà il suo Orologio dei Fiori (a piazza Salotto)

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Pescara riavrà il suo storico Orologio dei Fiori, descritto dallo stesso Pasolini durante un viaggio in città, che a metà degli anni ’80 fu sostituito dall’attuale Nave di Cascella. L’opera verrà realizzata a piazza Salotto.

L’idea è stata cullata da più parti, ma il presidente del Consiglio Comunale di Pescara, Antonio Blasioli, l’ha rilanciata e annuncia che entro il prossimo anno, Pescara, riavrà il suo storico Orologio con i Fiori con il Datario verde. Non certo alla rotonda di piazza Primo Maggio, dove ora c’è la Nave di Cascella che negli anni ’80 prese il suo posto, ma a piazza Salotto, lì dove sorgeva la tormentata e sfortunata opera di Toyo Ito, implosa, come noto, a pochi mesi dalla inaugurazione. L’assessore Laura Di Pietro precisa che l’opera avrà un costo relativamente contenuto, 15 mila euro, e che il problema da risolvere sarà quello legato alla manutenzione, in particolare, del datario verde. Chi tra i Pescaresi al di sopra dei 30 anni non ricorda l’Orologio e il Datario coi fiori? Chi tra di essi non ha almeno una foto da bambini davanti all’aiuola che segnava ora e data. C’è chi poi rammenta quando uno dei giardinieri del Comune, ogni giorno si recava alla rotonda per cambiare la data e curare il verde. I meno giovani ricordano, inoltre, come a metà degli anni ’60, i fotografi si appostassero alla rotonda di piazza Primo Maggio per effettuare scatti, soprattutto ai bambini, da vendere e incrementare, così, il loro lavoro. L’assessore Di Pietro precisa che si dovrà prima chiedere il parere alla Sovrintendenza ma l’ipotesi è tutt’altro che remota visto che non si tratterebbe di cemento ma di verde e fiori. Di Pietro chiarisce, inoltre, che si sta pensando a un bando e ci si rivolge anche e soprattutto ai privati per la manutenzione, in particolare ai commercianti della zona. Manco a dirlo, entusiasti tanti Pescaresi che ricordano con un pizzico di commozione l’Orologio dei Fiori e il Datario della rotonda, tanto che c’è anche un gruppo su FB per reclamare il ritorno della storica opera verde. Non ultimo, la citazione di Pierpaolo Pasolini che, nel suo viaggio del 1959 a Pescara, rimase colpito dalla riviera cittadina e da quell’aiuola dove era segnata la data e che scandiva l’ora. Entro l’anno prossimo, dunque, L’Orologio dei Fiori potrebbe tornare a far bella mostra di sé in città: come dire, un tuffo indietro nel tempo e un pezzetto di storia di quella Pescara che in molti ricordano con affetto e forse anche con un po’ di nostalgia.

Il servizio del Tg8