Assistenti sociali aggredite a Lanciano, 43 enne rinviato a giudizio

Aggredì due assistenti sociali al Comune di Lanciano e oggi l’uomo, 43 anni, originario del posto, è stato rinviato a giudizio dal gup Giovanni Nappi (pm Serena Rossi) per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni gravi. Il processo è stato fissato al 2 luglio prossimo.

L’episodio di violenza avvenne il 13 settembre 2018 all’interno dell’assessorato alle Politiche Sociali dove l’uomo, unitamente alla moglie, stava incontrato in modo protetto le due figlie minori, come da decisione del tribunale dei minori dell’Aquila. Le ragazze sono ancora ospiti di una casa famiglia. Durante il colloquio improvvisamente l’uomo aggredì brutalmente la prima assistente sociale a calci e pugni; stretta in un angolo della parete dell’ufficio venne nuovamente picchiata con il sangue che ha sporcato tratti del muro. La donna ha avuto ulteriori calci e pugni anche quando successivamente cadde a terra. In suo aiuto giunse una collega a sua volta malmenata con pugni, schiaffi e calci. Le due operatrici sociali, una di Francavilla al Mare e l’altra di Atessa, vennero medicate all’ospedale di Lanciano riportando entrambe una prognosi superiore ai 40 giorni per vari traumi e contusioni. L’accaduto venne fortemente stigmatizzato dal sindaco Mario Pupillo che preannunciò la costituzione di parte civile. In due anni sono state 4 le dipendenti dell’assessorato Politiche Sociali ad essere aggredite e picchiate e nel primo caso, accaduto nel 2016, una donna lancianese è già stata condannata a 2 anni e 6 mesi di reclusione.