Abruzzo: ferrovia, firmata intesa per l’ammodernamento Pescara-Roma

Il presidente della Regione Abruzzo Marsilio firma a Roma il protocollo d’intesa per l’ammodernamento della linea ferroviaria Pescara-Roma. Obiettivo: Roma-Pescara in meno di due ore.

Si è tenuto nel pomeriggio di oggi, martedì 3 marzo, alle ore 16.30 nella sala stampa di Montecitorio, l’incontro tra il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e l’amministratore delegato Rfi, Maurizio Gentile, in cui è stato illustrato il protocollo d’intesa per l’ammodernamento della linea ferroviaria Pescara-Roma. Presenti anche i parlamentari di Lazio e Abruzzo.

L’incontro è avvenuto nella sede del ministero dei Trasporti a Roma, dove è stato firmato un protocollo tra Regione Lazio, Regione Abruzzo, Mit e Rete ferroviaria italiana per la costituzione di un gruppo di lavoro che dovrà occuparsi del potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara. A siglare l’accordo la ministra Paola De Micheli, i governatori di Lazio e Abruzzo Nicola Zingaretti e Marco Marsilio e l’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile.

L’accordo si pone l’biettivo di valutare e definire soluzioni progettuali per interventi di tipo infrastrutturale, tecnologico, operativo e organizzativo, necessari per il miglioramento del collegamento ferroviario tra le città di Roma e Pescara e, in particolare, per il potenziamento della frequenza dei servizi tra Pescara e Chieti e per la velocizzazione dei servizi nella tratta Roma-Avezzano.

La ferrovia Roma-Pescara è una linea importantissima per il trasporto delle merci dal Porto di Pescara verso Roma e Civitavecchia, un corridoio strategico tra est e ovest, una tratta fondamentale che lega la Spagna alla Croazia.

Il Lazio ha già firmato un accordo con Rfi per incrementare la capacità di traffico sulle linee ferroviarie regionali, tra cui la FL2 Roma-Tivoli-Pescara, dove sono già aperti alcuni dei cantieri per il raddoppio della linea fino a Guidonia. Favorire lo sviluppo di questa linea ferroviaria è quindi un’opportunità di crescita sia per la Regione Lazio, sia per la Regione Abruzzo. Insieme al potenziamento di tutte le infrastrutture e al rinnovo di tutto il parco rotabile delle linee regionali, saranno utili ulteriori accordi interregionali per la crescita dei collegamenti per i pendolari e per le merci, è stato aggiunto.

Il Protocollo prevede dunque la costituzione di uno specifico gruppo di lavoro, composto dai rappresentanti delle diverse istituzioni coinvolte, che avrà anche il compito di identificare soluzioni infrastrutturali per il potenziamento della frequenza dei servizi tra Pescara, Chieti e Sulmona e la velocizzazione dei servizi nella tratta Roma–Avezzano.

“Abbiamo finalmente fatto sottoscrivere dal ministero un atto nel quale il collegamento Tirreno-Adriatico diventa strategico nel quadro nazionale”, ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. “La linea Roma-Pescara è stata abbandonata. Era stata costruita tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e non ha mai conosciuto investimenti seri per il suo potenziamento e la sua modernizzazione. È tempo di recuperare questo ritardo che ha prodotto una situazione grottesca. Per arrivare da Roma a Pescara in treno ci vogliono 3 ore e 22 minuti nel tragitto più veloce, e oltre 5 ore in altri tragitti. Questo significa che è come non avere il treno. Per le merci è impossibile fare treni cargo che possano valicare le montagne con queste pendenze e con gli attuali carichi. Questa linea sarà tra le priorità del ministero da finanziare. Tutto questo ci lascia sperare che in un tempo ragionevole, da qui a 5/6 anni, già potremo avere una prima fase sotto l’ora di percorrenza da Avezzano a Roma, tra Pescara e Sulmona. Nel frattempo sta partendo l’elettrificazione di L’Aquila-Sulmona che collegherà il capoluogo con Pescara e Roma. Tutto questo può cambiare veramente la vita degli abruzzesi. Se poi il ministero vorrà credere fino in fondo nel progetto e finanziare in maniera corposa l’ammodernamento della Roma-Pescara arriveremo con qualche anno di anticipo a completare l’intera opera e a collegare Roma e Pescara in meno di 2 ore. In un paese civile è il meno che ci si possa attendere.”

“Quando annulliamo le distanze annulliamo sempre le diseguaglianze, avviciniamo le‎ opportunità, le persone e le imprese”, ha aggiunto la ministra dei trasporti, Paola De Micheli. “È la missione di questo ministero, nel tentativo di accelerare il più possibile l’apertura dei cantieri e la realizzazione delle opere: oltre 10 miliardi in conto opere in questi primi sei mesi sono diventati cantieri o risorse da riconoscere agli enti locali per fare opere di trasporto e infrastrutture. È una missione che oggi vede un passaggio strategico e fondamentale per gli abruzzesi, perché si avvicinano alla Capitale e possono migliorare la qualità della loro vita, in particolare quelli che hanno deciso di lavorare a Roma, e per i romani, perché avranno l’opportunità più rapidamente di poter arrivare in un luogo particolarmente bello come l’Abruzzo. E poi c’è una risposta alle aree interne del Paese. Quando si parla di diseguaglianze si fa riferimento a un gap tra il Nord e il Sud a cui stiamo provando a dare risposte, ma non dobbiamo dimenticare anche l’altra diseguaglianza italiana, quella tra parte adriatica e tirrenica, anche rispetto alle attività delle imprese. Questa infrastruttura e l’attività che sarà svolta dal gruppo tecnico da qui a giugno sarà una prima risposta, oltre a quelle stradali che noi dovremo dare per avvicinare le due coste”.

“In questi anni abbiamo investito tantissimo sul trasporto pendolare, rinnovando quasi al cento per cento la flotta dei treni nel Lazio e, su gomma, rinnovando la flotta di Cotral”, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Questo accordo interregionale è importante perché unisce due aree vicine, in grande relazione economica e culturale, che però soffrono di una mobilità pubblica non sempre adeguata.Quindi unire tutte le forze delle due Regioni con Rfi e con il ministero è un segnale di inversione di tendenza che va incontro a ciò che chiedono le persone e le imprese: muoversi meglio per essere più forti e competitivi. Dunque faremo di tutto per correre e dare delle risposte anche da questo punto di vista”.