L’Aquila, sottoservizi, imprese pronte a querelare il M5s

E’ guerra legale a questo punto tra l’associazione d’imprese impegnate nei lavori di rifacimento dei sottoservizi e l’avvocato del Movimento 5 stelle Fausto Corti.

Raggiunto a telefono mentre si trova a Mestre per lavoro, Gianni Frattale, coordinatore dell’Ati “Asse centrale scarl” che si è aggiudicato il mega appalto da 80 milioni di euro per realizzare nel sottosuolo cittadino decine di chilometri di tunnel intelligente in cui saranno sistemati i sottoservizi (acqua, elettricità e fibra ottica) risponde a muso duro al legale Fausto Corti che insieme all’architetto Antonio Perrotti e alla senatrice Enza Blundo, ha denunciato nei giorni scorsi la scarsa sicurezza con cui si starebbero svolgendo gli scavi per la messa a dimora del “tunnel intelligente”.

Scavi realizzati, hanno sostenuto, in parte senza i casseri, le paratie blindate che secondo loro dovrebbero difendere le fondazioni dei palazzi nel centro storico, e previsti dal progetto. I legali dell’Ati stanno già valutando se ci sono i presupposti per una querela e per chiedere danni all’immagine ai grillini. Una conferenza stampa, quella del Movimento 5 stelle – ha spiegato Frattale – che è stato presidente dell’Ance provinciale fino a pochi mesi fa – con cui sono stati affrontati argomenti tecnici per scopi politici, dato l’avvicinarsi delle amministrative e la campagna elettorale in corso, che vede attivi in città anche i grillini. La vicenda è legata alle denunce fatte da alcuni condòmini di due aggregati nel cuore della città, lungo corso Vittorio Emanuele, che hanno avviato un contenzioso con la società realizzatrice “Asse centrale scarl”, composta dalla ravennate Acmar (capofila) e dalle aquilane Edilfrair e Taddei. I proprietari ritengono che il “passaggio” dei sottoservizi abbia la responsabilità di danni, con lesioni e crepe, riportati dagli edifici in questione.

“Se c’è un caso di danno su edifici – ha spiegato invece Frattale – se la vedranno i tecnici e i responsabili diretti, non di certo le accuse possono essere affidate a semplici cittadini, che non possono giudicare. Nè è vero – ha ribadito rispondendo ai grillini – che c’è stato un forte ribasso che avrebbe pregiudicato la sicurezza dei lavori”. L’ex presidente dell’Ance spiega anche che l’Ati esegue sempre degli esami propedeutici prima dell’inzio dei lavori, dunque, su un’ipotesi di danno sugli edifici, si dovrebbe prima di tutto andare a capire quali sono le cause se hanno creato problemi agli edifici, se si tratta di cause o di concause. Per questo – aggiunge Frattale – si devono fare sondaggi.

“Abbiamo a tale scopo persone esperte incaricate, geotecnici e strutturisti – spiega Frattale. D’altra parte le stesse imprese della ricostruzione dei palazzi alla cui base stanno passando i cantieri dei sottoservizi, ci hanno chiamato per verificare le fondazioni degli edifici e gli accertamenti sono in corso per avere la certezza di poter proseguire o meno con gli scavi”. Ogni condominio – chiarisce il costruttore – ha una sua storia da valutare e non è una conferenza stampa politica che può chiarire aspetti tecnici”. Ognuno, in sostanza, per Frattale deve fare il proprio lavoro. Il presidente dell’Ati respinge anche le accuse di omertà sullo svolgimento dei lavori, perché si tengono regolarmente incontri con l’amministrazione comunale, con i commercianti e con tecnici.

Quanto ai casseri non posti durante i lavori, Frattale specifica che tali paratie non servono a proteggere gli edifici e che, evidentemente, se non sono stati posti i tecnici avranno avuto i loro buoni motivi.