“Pronti contro termine” Tercas, chiesta archiviazione per Nisii

Tribunale-Teramo

Con la richiesta di archiviazione per l’ex presidente di Banca Tercas Lino Nisii e di altri tre dipendenti dell’istituto di credito teramano la Procura di Teramo mette un nuovo punto fermo nell’indagine per truffa aperta nel 2015 dal pm Irene Scordamaglia e relativa ai “pronti contro termine”.

L’inchiesta tre mesi fa aveva portato la Procura a notificare 20 avvisi di conclusione delle indagini e oggi, alla luce delle novità emerse dopo che alcuni degli indagati avevano chiesto di essere sentiti, ha portato alle quattro richieste di archiviazione e a un nuovo avviso di conclusione delle indagini. L’accusa di concorso in truffa viene confermata per l’ex direttore generale Antonio Di Matteo e per altre 16 persone alle quali, però, se ne sono aggiunte altre, per un totale di 28 indagati. Tra questi non solo dirigenti e direttori di filiale (all’epoca dei fatti), ma anche dipendenti. I fatti contestati dalla Procura risalgono al 2011. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini i 28 indagati, ognuno nelle proprie rispettive funzioni, avrebbero promosso la sottoscrizione da parte dei clienti di prodotti venduti come “pronti contro termine”, e quindi come investimenti a un anno con un rendimento garantito, e che invece si sarebbero poi rivelati come titoli azionari Tercas e quindi ad alto rischio.