Pierburg Val di Sangro, sindacati sempre più preoccupati

Le riunioni sulla situazione occupazionale nello stabilimento Pierburg della Val di Sangro si susseguono, ma quella di oggi 15 si profila particolarmente importante per la presenza dell’amministratore delegato.

L’azienda, legata al settore dell’automotive, ha problemi di commesse, quindi potrebbero esserci rischi per la sua sopravvivenza, per questo i dipendenti da tempo manifestano la loro preoccupazione. Quello che temono è… il nulla, ossia che le produzioni arrivate a fine vita non vengano sostituite da altre, che a Lanciano, nonostante tante riunioni fatte, all’orizzonte non sia comparso né un vero piano industriale né alcun trasferimento di produzione. Ma quello che temono, soprattutto, è che 140 lavoratori della Pierburg diventino altri numeri senza volto, persone senza arte né parte nella crisi industriale dell’automotive. La preoccupazione investe tutti, dipendenti, famiglie, amministratori e sindacati, che individuano nel massiccio ricorso alla cassa integrazione un segnale dolorosamente eloquente.

“Da tempo – dice Andrea De Lutiis della Fiom Cgil – stiamo facendo pressioni sull’azienda almeno per conoscere il piano industriale e le prospettive future, ma non abbiamo ancora ottenuto nulla. Siamo pronti allo sciopero e a chiedere un nuovo incontro al Ministero, visto che quanto emerso dal precedente è stato completamente disatteso”.

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