Pescara: movida, arrestati quattro ex pugili per aggressione ad addetti sicurezza

Aggressione in locale movida Pescara, quattro arresti. In manette ex pugili: ferito un addetto alla sicurezza.

Quattro ex pugili pescaresi, di etnia rom, sono stati arrestati, dagli agenti della squadra mobile della questura di Pescara, per una aggressione commessa lo scorso primo settembre nei confronti degli addetti  alla sicurezza del locale “Grun” della centralissima via Cesare Battisti. Nel carcere di San Donato sono stati reclusi Nicola Di Rocco 30enne, Antonio ed Arcangelo Spinelli, di 33 e 37 anni, tutti con precedenti penali; ai domiciliari è, invece, finito E.D.R. 34 anni.

Le ordinanze sono state disposte dal Gip del Tribunale Nicola Colantonio, su richiesta del Pm Andrea Papalia. I quattro devono rispondere di lesioni volontarie gravi e resistenza a personale di pubblico servizio. I particolari sono stati illustrati alla stampa dal dirigente della squadra mobile Dante Cosentino, alla presenza del suo vice Mauro Sablone e del sovrintendente Domenico Paolini e dell’assistente capo Gianluca Rocchigiani, il quale ha evidenziato che, per identificare gli aggressori, sono state fondamentali le immagini per la videosorveglianza ma anche della collaborazione di tutte le persone che erano presenti nel locale.

I quattro lo scorso settembre, in piena zona movida, alle due di notte, insieme ad altri giovani, nell’orario di chiusura, chiedono del titolare per poter entrare. Una volta avuto l’ok, iniziano a entrare, ma all’improvviso alcuni dei giovani tirano un pugno ad un addetto alla sicurezza, un 45 enne di nazionalità albanese, colpendolo e aggredendolo poi con calci e pugni, anche quando era finito a terra. Ad essere aggredito anche un altro addetto alla vigilanza del locale. Per il primo vigilante si è poi reso necessario il ricorso alle cure del pronto soccorso e successivamente ad una operazione chirurgica per la riduzione di una frattura al dito.

Grazie poi alle indagini degli agenti della Mobile si è riusciti a risalire ai responsabili del pestaggio.

“Mi piace sottolineare – ha detto il dirigente della Squadra Mobile Dante Cosentino – la grande collaborazione delle vittime e dei testimoni, e che sono risultate importanti alla felice esito delle indagini. Quando c’è questa sinergia fra cittadini e forze dell’ordine, spesso si riescono a raggiungere risultati positivi come in questo caso”.