Omicidio Jennifer: prosegue raccolta firme, oltre 30 mila per stop a sconti pene

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Oltre 30 mila le firme raccolte dai parenti di Jennifer Sterlecchini, uccisa a 26 anni dal suo ex: la petizione per far sì che gli assassini e i responsabili di crimini efferati non beneficino più di sconti di pena.

A lanciare l’iniziativa sono stati Fabiola Bacci e Jonathan Sterlecchini, rispettivamente madre e fratello di Jennifer, la pescarese di 26 anni che il 2 dicembre del 2016 fu uccisa a coltellate dall’ex fidanzato al culmine di una lite. Poi i due hanno trovato il supporto di associazioni e movimenti. Il fidanzato di Jennifer, Davide Troilo, giudicato con rito abbreviato, a gennaio scorso è stato condannato a trent’anni per omicidio volontario pluriaggravato da futili motivi e premeditazione. I due, all’epoca dei fatti, si stavano lasciando e la lite scoppiò quando la ragazza era andata nell’abitazione in cui vivevano insieme per riprendere le sue cose.

“L’obiettivo – spiega Jonathan Sterlecchini – sono le 50mila firme necessarie. Nel giro di quattro, cinque mesi siamo arrivati a quota 25mila, poi ci siamo fermati per il processo e ora abbiamo ripreso, arrivando a poco più di 30mila. Partecipiamo con i nostri banchetti a manifestazioni e spesso veniamo invitati ad iniziative di vario genere. La grande risposta ricevuta è non solo segno di rispetto e vicinanza per quanto accaduto a Jennifer, ma dimostra come la nostra iniziativa venga considerata da molti una cosa giusta”.

La scorsa estate, in piazza della Rinascita, nel centro di Pescara, è stata scoperta una mattonella in ricordo di Jennifer, con la scritta “Io sono la luce del sole sul grano dorato”, passo di un canto Navajo che la giovane amava particolarmente. Oggi l’appello a firmare la petizione è stato rilanciato anche nel corso della trasmissione ‘I fatti vostri’, su RaiDue, condotta da Giancarlo Magalli, cui hanno partecipato la madre e il fratello di Jennifer.