Kos, ragazzi abruzzesi: “Rivivere sisma, colpo al cuore”

kos-terremoto11Rubble sit outside a bar where two people have been killed after an earthquake in Kos on the island of Kos, Greece Friday, July 21, 2017. Greek authorities said two tourists killed in the overnight quake are from Turkey and Sweden.(ANSA/AP Photo/Michael Probst) [CopyrightNotice: Copyright 2017 The Associated Press. All rights reserved.]

Tra i 168 italiani turisti rientrati a Fiumicino con il Boeing 737 della Blue Panorama proveniente dall’isola greca di Kos, colpita due notti fa da un terremoto di magnitudo 6.7, anche due ragazzi abruzzesi: “Colpo al cuore, rivivere sisma.”

Tra i turisti rientrati anche due ragazzi abruzzesi, Massimo Tiberi di Introdacqua (L’Aquila) e Moreno Mariano di Brittoli (Pescara).

“Rivivere il terremoto è stato per noi un vero colpo al cuore, perché – ha detto Massimo – ci conviviamo ormai tutti i giorni da anni. E’ stata davvero una brutta sorpresa per noi anche se, trovandoci a Kardamena, località che dista circa 20/30 chilometri da Kos, le strutture alberghiere di quella zona sono tutte nuove ed hanno quindi retto molto bene al terremoto senza riportare quindi alcun danno”. “Ciò che invece ci ha un po’ preoccupati – ha aggiunto Moreno – è stato vedere l’acqua invadere la sede stradale soprattutto quella che costeggia le spiagge. Al momento del terremoto – ha raccontato ancora il ragazzo – stavamo ballando in un locale ed in quel momento abbiamo capito che a ballare non eravamo soltanto noi ma anche la terra, e tanto. A parte un po’ di paura, per fortuna niente più”.

“E’ stato un sisma molto forte. L’albergo a Kos dove eravamo alloggiati ha riportato parecchi danni ma per fortuna nessuno di noi si è fatto male. Non appena abbiamo avvertito la scossa – ha detto Mattia Gaeta, di Roma – siamo immediatamente usciti fuori dall’edificio insieme con tutti gli altri. Il personale dell’hotel ci ha assistito portandoci acqua e coperte e così abbiamo trascorso l’intera notte sotto le stelle ed oggi siamo qui, anche se il nostro rientro era già programmato”.