Coronavirus Abruzzo, un 25 aprile diverso ma presente

È un 25 aprile particolare quello che si celebra oggi in Abruzzo: le precauzioni imposte dal Coronavirus azzerano la partecipazione diretta dei cittadini alle manifestazioni istituzionali.

Del resto anche le cerimonie organizzate dai Comuni si svolgono in forma ristretta e secondo le modalità dettate dai provvedimenti governativi. La cittadinanza però può scegliere di festeggiare la Liberazione dai balconi, sull’esempio dei flash mob avvenuti in tutta Italia nei primi giorni dell’emergenza Coronavirus. Per il 75° anniversario della Liberazione l’Anpi invita gli italiani a esporre il tricolore e a cantare in coro Bella Ciao, ognuno da casa sua, alle 15 in punto.

 “Non possiamo scendere in strada, ha dichiarato Carla Nespolo, presidente nazionale dell’Associazione dei partigiani – ma possiamo cantare dalle nostre case, suonare, recitare, unire le nostre voci. E insieme alle voci fare sentire la nostra riconoscenza verso chi ha sacrificato tanto per darci la libertà e la Costituzione repubblicana”.

Quanto alle manifestazioni abruzzesi, di seguito elenchiamo alcune delle varie iniziative:

TERAMO. Il sindaco D’Alberto ha chiesto e ottenuto dalla Prefettura l’autorizzazione a svolgere, pur nelle modalità consentite dai provvedimenti governativi adottati per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, una cerimonia per onorare la ricorrenza del 75^ Anniversario della Liberazione. Il sindaco ringrazia il Prefetto per aver dato l’assenso alla richiesta, manifestando attenzione e sensibilità per il territorio. Alla manifestazione, in rappresentanza delle Associazioni partigiane e combattentistiche, sarà presente anche il presidente A.N.P.I. di Teramo. Il programma: alle ore 10.00 il sindaco e il presidente A.N.P.I. sosteranno per qualche minuto di raccoglimento davanti al Monumento al Partigiano, presso i giardini della Madonna delle Grazie. Alle ore 10.30 il sindaco, accompagnato da 2 vigili della Polizia Locale in Alta Uniforme recanti il Gonfalone della Città, si recherà presso il Monumento ai Caduti in Viale Mazzini, dove deporrà la corona e formulerà un breve saluto istituzionale. Per rendere partecipe la cittadinanza, la cerimonia sarà trasmessa in diretta su Facebook Comune di Teramo.

Sempre a Teramo, ma organizzata dall’Università, si svolge una maratona di letture, in onda su RadioFrequenza, l’emittente dell’Ateneo. L’UniTe celebra così la ricorrenza del 25 aprile, festa della Liberazione dell’Italia dal governo fascista e dall’occupazione nazista. Il programma è stato organizzato dalle Facoltà di Scienze politiche e Scienze della Comunicazione, con il coordinamento di due storici contemporanei dell’Università di Teramo, Pasquale Iuso e Andrea Sangiovanni. Oggi, a partire dalle ore 15.00, sulla Radio dell’Università di Teramo (FM 102/101.3) o sul sito www.rfrequenza.it si potranno seguire i docenti e i numerosi studenti che si alterneranno nella lettura di brani scelti tratti dai volumi: Autobiografia di Maria Teresa Regard, Diario del caporale abruzzese Andrea Andreone a cura di Marco Andreone, Un uomo ordinato, un dizionario del partigiano anonimo di Angelo Del Boca, La mia Resistenza, storia di una giovinezza di Claudio Pavone, Libere sempre di Marisa Ombra. Il programma prevede interventi di Francesca Fausta Gallo, Piero Nicola Di Girolamo, Andrea Ciccarelli, Marco Andreone e Chiara Donati, i quali parleranno del valore della Resistenza e della Liberazione oggi e di come si sia trasformata, nel dopoguerra, l’aspirazione a una società libera e giusta, ma anche della pratica della resistenza in tempo di pace, dello studio del diario come simbolico passaggio di testimone tra generazioni, Si conclude in musica con Bella ciao, la storia della canzone e il suo adattarsi al tempo in cui viene cantata.

PINETO. Anche Pineto celebra la Festa della Liberazione, seppur tenendo conto delle prescrizioni previste nel DPCM per il contenimento del Covid-19. Alle 10 il sindaco Robert Verrocchio depone una corona d’alloro alla lapide commemorativa in piazza San Silvestro a Mutignano, per ricordare le nove vittime – cinque adulti e quattro bambini – uccisi da una bomba sganciata il 24 marzo 1944. Saranno presenti all’evento anche i presidenti della sezione di Pineto dell’ANPI e del gruppo pinetese dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI), solo alcuni rappresentanti delle associazioni, come previsto dalla circolare del 17 aprile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Al termine, alle ore 12, in diretta sulla pagina Facebook Comune di Pineto, un momento musicale a cura dei musicisti pinetesi Mauro Di Ruscio, Carlo Di Silvestre, Sylvia Pagni, Graziella Guardiani, Massimo Di Rocco, Alex Di Rocco, Luca Mongia, Matteo Di Rocco, Fabio Mariani, Antonella Centorame, Federica Di Rocco e Guerino Marcheggiani, i quali proporranno il canto della Resistenza Bella Ciao. Alle 15, anche l’ANPI di Pineto, presieduta da Rita Trincheri, propone l’iniziativa dell’ANPI nazionale: l’esposizione del tricolore dalle finestre o dai balconi e il canto di Bella Ciao.

SULMONA. In occasione della ricorrenza del 75/o anniversario della Liberazione, alle ore 10.30 il sindaco Anna Maria Casini depone la corona d’alloro al monumento ai Caduti in Piazza Tresca. Anche a Sulmona, ovviamente, le celebrazioni non potranno essere tenute nella formula tradizionale della città Medaglia d’Argento al Valor Militare. Oltre alla presenza di una sola autorità deponente, partecipa un’unica rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, scelta dalle stesse in accordo tra loro, così come da disposizione prefettizia. Non possono essere presenti i cittadini, che il sindaco Anna Maria Casini si è detta onorata di rappresentare nel momento solenne della deposizione della Corona.

PESCARA. La celebrazione del 75° anniversario della Festa nazionale della Liberazione a Pescara non avviene in forma pubblica, per la prima volta non ci saranno né i labari dell’associazioni combattentistiche e d’armi, né le autorità militari, civili e religiose, né i cittadini, per la necessità di osservare il distanziamento sociale e nel rispetto delle limitazioni agli spostamenti. L’amministrazione comunale, alle ore 11, renderà omaggio ai Caduti per la libertà con una sobria e breve cerimonia che prevede esclusivamente la deposizione di una corona d’alloro ai piedi della lapide che ne perpetua il ricordo all’ingresso di Palazzo di Città. Il gesto d’onore sarà compiuto dal sindaco Carlo Masci e dal presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli, nel ruolo istituzionale e simbolicamente in rappresentanza di tutti i pescaresi. La lapide venne posizionata il 25 aprile 1947 ed è stata integrata solo pochi anni fa con il nominativo di Vermondo Di Federico, Medaglia d’oro al valor militare assieme a Renato Berardinucci, col quale condivise la Resistenza e la sorte davanti al plotone d’esecuzione tedesco nel giugno 1944, ad Arischia.

AVEZZANO. Con proprie specifiche iniziative, l’Anpi Marsica partecipa con una rappresentanza ufficiale alla manifestazione istituzionale indetta per oggi dal Comune di Capistrello, alle ore 11 presso il Sacrario dei Martiri della cittadina. In ragione delle misure d’emergenza sanitaria, sarà possibile partecipare alla manifestazione in video su link www.espressione24.it. Inoltre, nella consapevolezza di dover costantemente rinnovare i valori della Resistenza, l’Anpi Marsica ha voluto promuovere, nella forte continuità del suo valore, il tema storico ed attuale della “Resistenza delle donne”. Previsto il contributo del maestro Paolo Capodacqua, che ha musicato “Memoria”, poesia di Gianni D’Elia.

CHIETI . Un mazzo di fiori deposto prima al monumento alla Resistenza, altri fiori ai piedi della lapide di piazza Martiri, luoghi che distano poche decine di metri. Così la sezione Anpi di Chieti, con il presidente Filippo Paziente, il vice Giustino Zulli e Daniele Colantonio del coordinamento cittadino, cantando ”Bella Ciao”, ha celebrato oggi in una Chieti deserta il 75esimo anniversario della Liberazione. Una cerimonia molto breve: presenti il consigliere comunale Enrico Raimondi del gruppo Chieti punto da Capo e Aldo Mario Grifone del direttivo provinciale dell’Anpi.
”Noi come Anpi di Chieti avremmo preferito celebrare questo 75esimo anniversario della Liberazione assieme alle autorità, ma visto che al signor sindaco di Chieti e anche ad altre autorità questa giornata a quanto pare non interessa, abbiamo volentieri fatto da supplenza”, ha detto Zulli a margine dell’iniziativa. “Il 75esimo anniversario è una data che comunque va tenuta nella considerazione e poi tenendo conto che ancora una volta da parte degli ambienti di destra – penso alle dichiarazioni strampalate del senatore La Russa di voler fare di questa giornata una giornata di ricordo delle vittime del Covid 19 – a me è sembrato che non vadano mischiati gli alberi di le mele con le pere. Negli passati le masse hanno garantito la partecipazione a una delle ricorrenze che assieme al Primo maggio rappresentano le date significative dell’Italia della Resistenza e del dopoguerra, ma siccome siamo nel rispetto rigoroso delle leggi, noi come Anpi abbiamo voluto celebrare questa giornata rispettando scrupolosamente il distanziamento sociale e quant’altro”.
”Zulli purtroppo è l’esempio vivente dell’odio che non ha mai lasciato taluni nonostante la guerra sia finita da 75 anni”, replica il sindaco di Chieti Umberto Di Primio. “I valori della costituzione, la libertà, la democrazia, non appartengono solo ad alcuni, men che meno alla sinistra. Ricordo a questo smemorato post comunista, la cui voce si sente il 25 aprile o durante le elezioni, che la mia amministrazione, di centro destra, è quella che ha realizzato presso il nostro cimitero ed inaugurato il sacrario dedicato ai combattenti della resistenza teatina e ha dedicato un belvedere al comandante della Brigata Majella Ettore Troilo. Il nostro si chiama rispetto per tutti e per ricordare il 25 aprile degnamente non è necessario per forza mettersi in mostra e ostentare appartenenze. La nostra città, medaglia d’oro al merito civile, ricorda tutte le vittime della seconda guerra mondiale che ci hanno consentito di vivere questa democrazia e questa libertà”.

LANCIANO. “Stiamo passando un periodo molto brutto con la pandemia del coronavirus, che col distanziamento sociale ci porta alla perdita di piccole libertà, per questo voglio fare una trasposizione col ventennio fascista, quando le vere libertà furono abolite. Le persone non potevano parlare, pena una punizione, una violenza. Ventennio di dittatura che ci ha portato a un abbraccio mortale, alla guerra, morti e martiri”. È quanto ha detto oggi il sindaco di Lanciano, presente solo la presidente dell’Anpi Maria Saveria Borrelli, nella breve e intensa celebrazione del 75° anniversario della Liberazione, svoltasi dinanzi al Monumento dei Caduti, in piazza Plebiscito, illuminata questa notte, con deposizione di una corona d’ alloro e con il gonfalone di città medaglia d’oro al valor militare. “In questo silenzio surreale e assurdo, non potevano stare oggi in silenzio – ha proseguito Pupillo – per ricordare i nostri eroi Martiri Lancianesi e la Brigata Maiella, che ci ha portati all’ondata di libertà. L’oblio non è concesso pensarlo. Questa Amministrazione la memoria l’ha sempre esercitata in ogni momento. Regaliamo ai giovani di 18 anni la Costituzione italiana, invitandoli a fare un percorso di formazione. Quest’anno avrei dovuto accompagnare 30 studenti ad Auschwitz per ricordare e raccogliere il senso della libertà e della democrazia per essere non solo testimoni ma promotori capaci di riverberare su questa città nobile cosa è stata la guerra, la strage dei fascisti e nazisti in questi territori. Non vogliamo dimenticare perché crediamo nella libertà e democrazia. L’Europa ora è criticata, ma in questi anni non abbiamo avuto guerre; certo che la vogliamo solidale”. Pupillo, munito di mascherina, ha accompagnato col canto l’Inno nazionale e quello partigiano di Bella Ciao.

A CASOLI,  dove la Brigata Maiella è nata il 5 dicembre 1943, il sindaco Massimo Tiberini ha deposto una corona e ricordato le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della visita del 2018 per il 73° della Liberazione. “La vita democratica ha le sue radici nella lotta di liberazione. La nostra Costituzione, sigillo di libertà e democrazia”, disse il Capo dello Stato.

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