L’Aquila, Natale amaro per 63 dipendenti Intecs

Natale amaro per 63 dipendenti della Intecs di L’Aquila: l’azienda avrebbe inviato altrettante lettere di licenziamento. Il 25 dicembre manifestazione davanti al Tecnopolo.

Sul capo di 63 lavoratori della Intecs pendono altrettante lettere di licenziamento, per questo il giorno di Natale si sono dati appuntamento a L’Aquila, davanti al Tecnopolo d’Abruzzo. Un atto definito simbolico dalla ricercatrice della Intecs e neo segretario provinciale Fiom-Cgil, Elvira Simona De Sanctis, deciso per dare un segnale importante dopo la notizia della chiusura del sito e del licenziamento. Ai 63 dipendenti Intecs, azienda che si occupa di sistemi elettronici high-tech nelle telecomunicazioni, le lettere di licenziamento sarebbero già state inviate.

“Abbiamo deciso di stare vicino al nostro laboratorio proprio nel giorno che si trascorre in famiglia – ha detto la De Sanctis – Non hanno avuto nemmeno il coraggio di parlarci di persona, si sono nascosti dietro una lettera per chiudere l’azienda. Ci sentiamo abbandonati, non abbiamo ricevuto nessuna parola di solidarietà dalla politica. Abbiamo deciso, insieme ai lavoratori, di organizzare un incontro in Cgil una volta alla settimana, per decidere le azioni da mettere in campo. In città sta per arrivare il Joint Innovation Center con il 5G: si investe su un centro di ricerca e innovazione, mentre il nostro chiude. La Intecs non è stata capace di valorizzare le molteplici potenzialità di questa struttura di Ricerca e Sviluppo di alte competenze”.

Il 9 gennaio 2018, al Ministero dello Sviluppo economico, è previsto un incontro sulla Intecs, che ha sedi anche a Pisa, Napoli, Torino e Milano (ma quello aquilano è l’unico che è stato chiuso).