L’Aquila, i precari: “Senza risposte gesti eclatanti”

Nulla di fatto sulla vertenza dei precari del Comune dell’Aquila, in attesa dl 30 settembre scorso del rinnovo dei contratti. Annunciati gesti eclatanti.

Gli uffici della ricostruzione restano fermi, le pratiche congelate, così come anche gli uffici per i tributi e in generale tutti i settori amministrativi. A rimetterci, detto in estrema sintesi, con la vertenza dei precari del Comune sono anche gli utenti aquilani, i cittadini che dal 30 settembre non hanno più punti di riferimento negli uffici.

Ancora una notte trascorsa sulle sedie e intorno la tavolo della sede delle riunioni del palazzo della giunta comunale, in centro storico, per i 56 precari in attesa di avere risposte sul loro futuro. Una situazione di stallo sulla quale da ieri mattina sindaco e assessori non si pronunciano e nemmeno si fanno vedere, rendendo ancora più testa l’atmosfera, con i precari che, affiancati dal segretario provinciale della Funzione pubblica della Cgil, Rita Innocenzi,  annunciano un’assemblea alle 15 e anche gesti eclatanti.

I dirigenti Ilda Coluzzi e Fabrizio Giannangeli continuano a non voler firmare il rinnovo, pur avendo avuto una risposta positiva dal ministero che dice, in sostanza “sì, si può prorogare”, ma non intendono assumersi la responsabilità di farlo, non rispettando nemmeno una delibera di indirizzo a firma dell’assessore al Personale Betty Leone.

 

I contratti sono scaduti lo scorso 30 settembre, avrebbero dovuto essere riconfermati fino a 2017 grazie a un emendamento a firma della senatrice del Partito democratico Stefania Pezzopane all’interno del decreto Enti locali, e sul quale sono arrivati anche i pareri positivi del ministero del Lavoro e del welfare, e del ministero della Funzione pubblica, a cui si aggiunge il parere positivo dell’avvocato generale del Comune dell’Aquila, Domenico De Nardis. Pareri positivi ritenuti insufficienti dagli altri due dirigenti che finora si sono rifiutati di mettere la loro firma in calce ai rinnovi. Il timore è che si possa incorrere nelle maglie della Corte dei Conti, che tiene gli occhi sui bilanci del Comune, oppure che si possa incorrere in incongruenze rispetto alle indicazioni del Jobs act Il quale però è entrato in vigore prima del decreto Enti locali e, quindi, da questo superato.

“Il sindaco nell’incontro di ieri mattina – spiega Rita Innocenzi – non ci ha dato risposte, da ieri non lo vediamo e anche gli assessori sono spariti nel nulla. SIamo qui lasciato soli. Basta trincerarsi dietro i pareri, è ora di agire. E a questo punto bisogna farlo votando una delibera di giunta”.