Pescara: intera famiglia vive in auto, l’appello di Forconi

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L’appello di Marco Forconi, per una famiglia con due figli e addirittura un cagnolino che dorme in macchina: “Mi rivolgo ai vari enti e anche agli Abruzzesi sensibili.”

L’esponente di FdI e titolare di una libreria all’interno della stazione centrale di Pescara, si rivolge alle istituzioni per la situazione insostenibile in cui versa questa famiglia.

“Allertato da una segnalazione, – spiega Forconi – relativamente ad una famiglia italiana in gravissimo stato di indigenza e dotata solo di un’autovettura per ripararsi dal gelo notturno, ho provveduto ad accertarmi di persona al fine di prendere completa contezza del fatto. Davanti ai miei occhi, lo giuro sulla bandiera italiana, si è palesata una situazione ancor peggiore rispetto a quella che mi era stata descritta: padre, madre, figlio, figlia (entrambi maggiorenni ma senza lavoro stabile) e cagnolino chiusi in una macchina, con scarsissimi mezzi di sostentamento. Non è mia intenzione ingenerare polemiche sull’efficacia degli ammortizzatori sociali in dotazione ai vari enti, tuttavia ritengo opportuno e inderogabile un intervento delle istituzioni affinché a questa famiglia (ITALIANA) si possa restituire un minimo di dignità. Nel frattempo, senza tralasciare l’emergenza senzatetto della stazione, chiamo all’appello tutti quei pescaresi ed abruzzesi sensibili che intendano adoperarsi, insieme al sottoscritto, per una straordinaria missione di solidarietà. C’è bisogno di un gran cuore, che non si limiti solo ad una frase di indignazione sui social network”.

Questa mattina Forconi ha aggiunto sul suo profilo FB:

“Ringrazio tutti coloro che hanno aderito all’appello per la famiglia italiana costretta a vivere in macchina. Mi avete letteralmente sommerso di messaggi e telefonate e, in tutta onestà, non mi è possibile rispondere a tutti in breve tempo. Domani creerò un post all’interno del quale spiegherò come coordinare l’attività solidale. Ricordo, comunque, che è importante la solidarietà ma è fondamentale l’intervento risolutore delle istituzioni (e già mi sono attivato…) Non abbandoniamo all’indifferenza i nostri connazionali”.