Pescara: auricolari per esame patente, denunciato

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Auricolari per superare esame patente, 2 denunce a Pescara. Nonostante stratagemma, un giovane indiano ha fatto 20 errori su 30 domande.

Alle prese con l’esame per la patente ‘B’, per superare la prova teorica pensa bene di usare cellulare e auricolare per comunicare con un complice all’esterno ed avere le risposte esatte, ma viene scoperto e denunciato dalla Polstrada. Protagonista dell’episodio, avvenuto stamani a Pescara, è un 36enne indiano residente nella provincia di Teramo, finito nei guai per truffa aggravata ai danni dello Stato. Denunciato anche il complice, non ancora identificato. Nonostante l’astuto stratagemma, lo straniero non avrebbe comunque superato la prova: ha commesso 20 errori su 30 domande. I fatti sono avvenuti nei locali della Motorizzazione, dove era in corso l’esame. A scoprire l’accaduto sono stati gli agenti della squadra di polizia giudiziaria della Polstrada di Pescara, diretta da Silvia Conti. I cittadini stranieri, in sede di esame, possono chiedere alla Motorizzazione il supporto audio per la lettura delle domande. Il 36enne, operaio che vive in Italia da cinque anni – sotto alle cuffie ufficiali, piuttosto grandi, ha messo gli auricolari del suo cellulare, facendo partire la chiamata con l’esterno. Conclusa la prova, però, ad attenderlo all’esterno dell’aula c’erano i poliziotti. Telefono e auricolari sono stati posti sotto sequestro

1 Comment on "Pescara: auricolari per esame patente, denunciato"

  1. david celiborti | 03/07/2017 at 19:07 |

    Un indiano che fa l’indiano è buffo da leggere, a seguito della cuffia con cui doveva percepire le risposte esatte dei quiz per patente(ne ha sbagliato solo 20/30-tombola! Una cosa la devo dire che gli stranioti o stranieri che non sono poi tanto strani ormai , hanno imparato ben presto ad imbrogliare! Quest’arte è praticata ormai da tutti gli italiani politici e non, quindi non lamentiamoci troppo se siamo diventati “docenti” di arti ingannevoli! La caritas ha in questi giorni aperto un corso di italiano ma non quello riguardante il galateo(non si butta via il cibo, non si butta la spazzatura dove si vive, non si convive con gli escrementi, non spacciano droghe, non si esercita la prostituzione non si stuprano le donne, non si ruba perchè è peccato, non si diventa violenti con chi ti accoglie!) il rispetto delle regole e delle leggi italiane! No questo non si insegna, si insegna solo l’italiano e pure in malo modo, in modo tale da poter fregare meglio il cittadino italiano ormai condannato all’ignoranza, molto diffusa, e alla sottomissione ai cartaginesi! un senatore romano enunciava (con una bella cesta di fiche-frutto del fico- che giungevano fresche da Cartagine(oggi Tunisi)!) censeo carthaginem delendam esse; oggi invece mattarella o gentiloni o boldrini o renzi(il pavone brufoloso!) o menniti o il papa dovrebbero recitare: “censemus Italiam iam destructam esse”! Provatelo a fare tradurre queste frasi ai nostri politicosi queste!!

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