12 mesi di Totò e l’Abruzzo

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 Dodici mesi di Totò e l’Abruzzo raccontati nel calendario 2017 realizzato dall’Associazione Culturale “La Nave di Cascella”.

“Totò e l’Abruzzo: Flaiano, Cicognini, Casilio, Rubini & C.” è il tema scelto per il calendario Totò 2017, l’anno in cui si celebrano i 50 anni dalla scomparsa del grande attore . La presentazione della diciassettesima edizione del calendario pescarese di Totò, a cura dell’Associazione Culturale “La Nave di Cascella” di Silvano Console, quest’anno è dedicata al rapporto tra Totò e l’Abruzzo, con importanti personaggi della cultura e dello spettacolo.

Nel presentare a Pescara il calendario Silvano Console ha detto che Totò è “Un personaggio complesso. Non solo un grande attore nel senso tout-court del termine, ma un grande personaggio che ha rappresentato un’epoca della storia italiana, ma è ancora attuale, un filosofo che ha colto e recitato la vita, soprattutto quella degli umili, del Mezzogiorno. Nella realtà Totò non è mai morto, con la sua maschera ancora attuale ha disintegrato gli assolutismi, ha fatto a pezzi i luoghi comuni, ha inventato una nuova lingua italiana, coniando vocaboli ormai di uso comune, ha inventato citazioni che tuttora vengono usate nel parlare quotidiano”.

Ennio Flaiano ha scritto : “Totò va cercato nel suo centinaio di film, non in uno solo, nella continua follia di una maschera che non fa della satira o tanto meno della sociologia ma propone esclusivamente se stessa. I film di Totò restano (…) e potremo quindi meglio ritornare a discutere sulla natura di questo fenomeno unico.  Quello che purtroppo non resta è il Totò di cui ero un fervente ammiratore, il Totò dei palcoscenici di quartiere, nei lontani Anni Trenta, quando il suo solo apparire e quello slogan dubitativo: Sì, Io so, ma so…, destinato a diventare famoso, metteva in dubbio le certezze mussoliniane e la rivoluzione fascista. Allora Totò ci appariva come lo scolaro in castigo che facendo cenni alle spalle del maestro tiranno ridava una speranza di follia alla scolaresca umiliata e annoiata”.

Il Servizio del Tg8: