Pescara: il mercato multietnico non decolla, stalli ancora vuoti

Stalli ancora vuoti al mercato multietnico nel sottopasso ferroviario di Pescara che stenta a decollare: critica la nuova maggioranza di governo cittadino, mentre l’attuale opposizione difende la scelta fatta.

Kadim Sall è uno dei commercianti assegnatari di uno dei 94 stalli del mercato multietnico, inaugurato circa due mesi fa all’interno di uno dei sottopassi ferroviari in via Ferrari a Pescara, ed è anche uno dei pochi senegalesi che ogni giorno espone la propria merce sul suo banco, circondato dall’assenza di chi quegli stalli tarda a occuparli.

“Siamo stati fermi per circa tre anni”, racconta Kadim Sall al nostro microfono, che giustifica l’assenza dei suoi connazionali, sostenendo che al momento dell’assegnazione degli stalli molti erano in Senegal. “Inoltre molti di noi in questo periodo stanno lavorando nelle campagne. Sentiamo la gente dire che non siamo qui perché preferiamo vendere al mare, ma io vi dico che non è così e che sono due cose diverse. Molti di noi sono assegnatari di un posto in questo mercato, ma stanno ancora aspettando che arrivi la merce dal Senegal per allestire il proprio banco. Questa giunta dovrebbe darci il tempo di organizzarci, perché prima di agosto sarà difficile vedere il mercato multietnico completo”.

Inaugurato circa due mesi fa dalla vecchia giunta Alessandrini con un finanziamento di oltre 200 mila euro, il mercato multietnico di via Ferrari a Pescara è stato più volte oggetto di contestazione da parte degli esponenti dell’allora opposizione, che oggi, tra i banchi della maggioranza nell’attuale consiglio comunale del capoluogo adriatico, chiedono di ridefinire la vicenda, puntando il dito anche contro la scarsa partecipazione dei commercianti, che, confinati in un tunnel, verrebbero ghettizzati, più che integrati.

“Immagino che questa nuova giunta comunale ridisegnerà il progetto del mercato multietnico, assegnando spazi ai commercianti senegalesi all’interno dei mercati rionali e non in un tunnel buio dove più che di integrazione si dovrebbe parlare di ghettizzazione”, è il commento di Stefano Cardelli, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.

“Dopo tanti anni di indifferenza e scarsa attenzione riservata al problema, la nostra giunta ha finalmente affrontato il problema del mercato multietnico, che ora può dirsi un luogo trasparente e sicuro, dotato di servizi igienici e telecamere di videosorveglianza, con commercianti che hanno vinto un bando regolare per l’assegnazione degli stalli riservati al commercio regolare”, ha dichiarato Giovanni Di Iacovo, consigliere comunale di Pescara città aperta ed ex assessore nella giunta Alessandrini.