Pescara: il Comune approva il regolamento della commissione mensa

mensa scolastica

Il Consiglio comunale di Pescara approva il nuovo regolamento della commissione mensa cittadina: i genitori dei bimbi fruitori della refezione vigileranno sulla corretta gestione del servizio.

La qualità dei pasti somministrati nelle mense scolastiche e l’idoneità dei luoghi preposti al servizio di refezione saranno al centro del nuovo regolamento della commissione mensa cittadina, approvato ieri in Consiglio comunale all’indomani dello scandalo che nel giugno del 2018 costrinse circa 200 bambini a ricorrere alle cure ospedaliere per un’intossicazione contratta dopo aver pranzato nelle mense scolastiche.

La commissione è composta anche dai rappresentanti del comitato dei genitori “Noi a mensa” e servirà a vigilare sulla corretta gestione del servizio di refezione scolastica, così come stabilito dal nuovo regolamento della commissione mensa cittadina, approvato ieri mattina dal Consiglio comunale di Pescara.

Per Giacomo Cuzzi, assessore comunale all’istruzione, il provvedimento, consentendo alle famiglie di partecipare al controllo e alla certificazione della qualità dei pasti consumati nei refettori scolastici cittadini, agevola la conoscenza e la condivisione di un servizio delicato come quello della refezione.

La commissione mensa cittadina sarà composta da sei rappresentanti dei genitori, di cui almeno uno espressione dei nidi comunali, quattro docenti, di cui uno sempre in rappresentanza dei nidi comunali, e un rappresentante individuato dal Comune, unitamente agli invitati permanenti che non avranno diritto di voto. Tra i compiti dei membri della commissione ci sono i sopralluoghi a sorpresa nelle mense e il dialogo con la ditta che gestisce il servizio e con il Comune.

Come da regolamento, ciascun istituto comprensivo dovrà individuare i componenti del proprio gruppo mensa: due docenti segnalati dai dirigenti scolastici e un genitore indicato da mamme e papà per ogni plesso con servizio di refezione. I venti docenti e la trentina di parenti degli scolari che andranno a costituire l’assemblea eleggeranno i sei genitori e i quattro insegnanti che daranno vita alla commissione.