Pescara: diportisti bloccati al Marina insabbiato, a maggio il dragaggio

Domenica l’incagliamento di alcune barche a vela al porto turistico Marina di Pescara. Il presidente Di Tecco: “A maggio il dragaggio”.

Fondali insabbiati, imbarcazioni incagliate e gara saltata: è l’epilogo di una domenica di problemi al porto turistico Marina di Pescara, quando alcuni skipper, pronti per uscire in mare e partecipare a una regata, sono rimasti incagliati con le loro barche a vela prima di uscire in mare aperto. La situazione si era già verificata il giorno prima, ma gli operatori del Marina, in soccorso ai diportisti, erano riusciti a sbloccare le imbarcazioni, consentendo loro di prendere il largo e partecipare alla regata in programma sabato. Domenica invece a nulla è valso l’intervento degli operatori del porto turistico: gli skipper, irrimediabilmente bloccati, non hanno potuto far altro che annullare la gara.

Secondo le ultime stime, la profondità attuale dei fondali del Marina sarebbe di circa 1,60 metri, a fronte dei 3 che il porto turistico dovrebbe garantire ai diportisti, come da contratto.

“Non è una novità l’insabbiamento del porto”, ha dichiarato Luca Di Tecco, presidente del porto turistico Marina di Pescara. “Ogni anno i fondali del porto turistico vengono dragati a spese nostre, a differenza di quanto avviene in altre regioni, dove c’è una compartecipazione degli enti alle spese di dragaggio. A Pescara invece siamo noi a dragare a spese nostre con costi importanti che gravano sul nostro bilancio. Come ogni anno anche quest’anno dragheremo a maggio per garantire la piena fruibilità del porto turistico a tutti i diportisti in vista della stagione estiva.”

Il presidente Di Tecco lancia anche un appello ai balneatori: la sabbia che ostruisce l’imbocco del porto turistico, fatta analizzare dal Marina di Pescara, sarebbe di buona qualità e dunque utile al ripascimento della costa, che è da tempo oggetto di discussione. Dunque non sarebbe un’idea sbagliata utilizzare la sabbia dragata dai fondali del porto turistico per sanare la costa erosa dalle mareggiate invernali, risolvendo un altro annoso problema, in vista della stagione balneare. Come dire due piccioni con una fava, o meglio, per essere più pertinenti, due pesci con un amo…

Il servizio del TG8: