Pescara: arrivano le sentinelle in piedi

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A Pescara arrivano le sentinelle in piedi. Domani a piazza salotto alle ore 17 le sentinelle saranno per un’ora con il loro libro in mano, in piedi e in silenzio, a vegliare sulla libertà di espressione che, sostengono, non ha religione e neppure appartenenza politica, ma che rischia di essere violata.

Essere in piazza “per risvegliare le coscienze intorpidite e passive di fronte al pensiero unico. Ritti, silenti e fermi vegliamo per la libertà di espressione e per la tutela della famiglia naturale, fondata sull’unione tra uomo e donna”, si legge nei volantini distribuiti in questi giorni dalle sentinelle in piedi, che invitano ad esserci domani alle 17 in piazza Salotto a Pescara.

Rete apolitica, apartitica e non confessionale, le sentinelle in piedi in Italia sono nate proprie per difendere la libertà di espressione, dicono, “messa in discussione dal Ddl Scalfarotto, già approvato alla Camera e ora in discussione al Senato. Presentato come necessario per fermare atti di violenza e di aggressione nei confronti di persone con tendenze omosessuali, il testo è invece fortemente liberticida, in quanto non specifica cosa si intende per omofobia, lasciando al giudice la facoltà di distinguere tra un episodio di discriminazione e una semplice opinione. Con questa legge – continuano le sentinelle – chiunque faccia riferimento ad un modello di famiglia fondato sull’unione tra un uomo e una donna, o sia contrario all’adozione di bambini da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso, potrebbe essere denunciato e rischiare fino a un anno e sei mesi di carcere. Noi non accettiamo di non poter esprimere le nostre opinioni. Per questo vegliamo. In silenzio perché – fanno sapere le sentinelle – non c’è nulla come il silenzio che possa far emergere la voce della coscienza, oggi quanto mai silenziata da un potere che tende a ridurre l’esigenza di verità e il bisogno d’infinito connaturato ad ogni essere umano”.

Le sentinelle in piedi, si legge, hanno sempre un libro in mano e leggono perché non si accontentano di informazioni e slogan superficiali, ma vogliono conoscere la verità, andando in profondità e scegliendo il silenzio, la lettura e il tempo per restituire gli uomini a loro stessi. Anche la scelta delle piazze non è casuale: la piazza è infatti il luogo dove può avvenire l’incontro autentico con l’altro.