L’Aquila, aggressione alla vigilessa. Il dirigente: “Indennità di rischio per chi lavora in strada”

Vigili Urbani

Aggredisce una vigilessa che vuole fermarlo. È successo ieri alle 13 in pieno centro storico all’incrocio tra via Verdi e via Zara.

L’aggressione a una giovane vigilessa appena arrivata L’Aquila da Roma. Prognosi di 10 giorni e tanto spavento per una situazione che non si era mai verificata in città nei confronti di una esponente del corpo municipale e da stigmatizzare soprattutto perché è rivolta verso una donna dice il dirigente della Polizia municipale Tiziano Amorosi, che ieri insieme al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha visitato la vigilessa al pronto soccorso.

È al varo della Giunta comunale, come anticipa il dirigente, un provvedimento per inserire un’indennità di rischio per i vigili urbani impegnati in strada.

LA SOLIDARIETA’ DELL’ASSESSORA ALLA MOBILITA’ CARLA MANNETTI:

“Piena solidarietà” e “profondi sentimenti di vicinanza” sono stati espressi dall’assessora alla Polizia municipale, Carla Mannetti, al maresciallo della polizia locale dell’Aquila, vittima ieri di un’aggressione in centro storico.

Quanto è accaduto è sconcertante – ha commentato Mannetti – colpire un nostro agente nell’esercizio delle sue funzioni è un atto spregevole. I nostri vigili urbani sono sempre impegnati sulla strada in condizioni difficili e talvolta addirittura proibitive: per il rispetto del codice della strada, per favorire la circolazione, per assistere i cittadini e supportare le operazioni degli altri addetti comunali in caso di avverse condizioni meteorologiche e così via. Un mestiere molto difficile il loro e, per nessuna ragione, si possono giustificare le aggressioni nei loro riguardi.

In questa occasione – ha proseguito Mannetti – il gesto è da considerare ancora più spregevole in quanto messo in atto ai danni di una donna. Alla condanna unisco la solidarietà nei confronti dell’agente e della Polizia municipale tutta; mai e poi mai avrei pensato che si verificasse un fatto del genere che, ovviamente, non deve più ripetersi.