Chieti: scala mobile, aperta l’inchiesta dopo il decesso del 92enne

Dopo il decesso del 92enne, caduto a Chieti dalla scala attigua a quella mobile dell’impianto di via Gran Sasso, la Procura apre un’inchiesta.

Fondi e cantieri per ricostruire l’impianto della scala mobile di Chieti, che da via Gran Sasso sale in piazza Escrivà verso il centro storico cittadino, sono stati già predisposti con un apposito bando pubblicato dal Comune e chiuso lo scorso 31 gennaio, per affidare l’appalto da oltre 4 milioni di euro. Dopo l’incidente di venerdì scorso, 14 febbraio 2020, si riaccende il dibattito sulla sicurezza dell’impianto funzionante a metà e cioè solo in salita, mentre per scendere si accede alla scala di ferro fissa che affianca i due impianti mobili – di cui appunto solo quello in salita funzionante.

Verrà conferito domani mattina martedì 18 febbraio al dr. Pietro Falco, dirigente della Medicina Legale dell’Asl Lanciano Vasto Chieti, l’incarico per effettuare l’autopsia su Smeraldo Cremonese, l’uomo di 92 anni di Chieti, che lo scorso 14 febbraio era caduto, battendo la testa, mentre scendeva lungo la gradinata fissa della scala mobile di Chieti, impianto che collega il terminal degli autobus al centro della città. L’anziano è morto in ospedale, dove era ricoverato con una prognosi di 20 giorni per trauma cranico e ferita al cuoio capelluto, la notte del 15 febbraio. Il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani, che già ieri aveva fatto acquisire la cartella clinica dell’uomo, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, due le persone indagate: si tratta di un dirigente del Comune e di un dirigente di Teateservizi, che potranno eventualmente nominare un consulente di parte per partecipare all’autopsia. L’indagine è stata delegata alla Squadra Mobile della Questura di Chieti che ha notificato le informazioni di garanzia e che ha acquisito documentazione presso la società pubblica partecipata dal Comune ”Teateservizi ” che da maggio del 2019 gestisce sia la scala mobile che i parcheggi a pagamento a Chieti. Da parecchio tempo la scala mobile di Chieti funziona solo in salita, mentre per poter scendere, e dunque raggiungere il terminal, è utilizzabile la sola scala fissa. Questa mattina lungo la gradinata in cui si è verificata la caduta c’è stato un ulteriore sopralluogo della Polizia Scientifica per effettuare nuovi rilievi

Ora però la Procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo e la Polizia ha acquisito la cartella clinica del 92enne, bloccando i funerali dell’uomo, sul cui corpo dovrà essere effettuata l’autopsia per accertare la causa del decesso.

IL SERVIZIO DEL TG8:

L’impianto della scala mobile è di proprietà del Comune, mentre la gestione è in carico alla Teate servizi, società partecipata comunale.

Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, esprimendo dolore per l’accaduto, ha ricordato che l’impianto si avvale della certificazione dell’Ustif, ufficio speciale trasporti a impianti fissi, l’ente che fa capo al Ministero dei trasporti per il rilascio della documentazione relativa alla sicurezza degli impianti. Intanto un’aposita relazione è stata chiesta anche agli uffici tecnici per accertare quanto accaduto.