L’Aquila, ridotto chiuso: Comune a lavoro ma i tempi sono lunghi

foto di Marianna Gianforte

E’ stato affidato a un professionista esterno l’incarico di recuperare gli incartamenti necessari richiesti da Vigili del Fuoco e dalla Prefettura per consentire la riapertura del ridotto del teatro comunale.

A dichiararlo ad alcune testate giornalistiche è l’assessore al Patrimonio edilizio Vittorio Fabrizi -, più volte contattato da Rete8 ma sempre irreperibile – cerca dunque di tranquillizzare gli animi delle associazioni culturali aquilane orfane di spazi in cui poter svolgere i propri concerti e i propri spettacoli.

A impedire la riapertura del ridotto del teatro comunale chiuso da una settimana, è la mancanza della Scia, la segnalazione certificata di inizio attività che il Comune avrebbe dovuto presentare per l’avvio dei lavori di ristrutturazione e di adeguamento sismico della struttura avvenuto 10 anni fa e di cui si è persa traccia, una situazione resa ancora più caotica da un contenzioso tra la ditta di restauro e l’ente comunale.

L’assessore che ha presieduto anche un incontro tecnico ieri al comune, garantisce che gli uffici comunali stanno cercando di fare il prima possibile, per venire incontro alle esigenze della Società aquilana dei concerti Barattelli che aprirà la stagione il 13 ottobre e dell’Istituzione sinfonica abruzzese che, invece, partirà il 19 ottobre.

“Ci auguriamo – ha detto Fabrizi – di farcela, ma non sono in grado di assicurarlo al momento”.

E si riapre la polemica sulla mancanza di spazi in città in grado di accogliere anche fino a un migliaio di persone e un palco predisposto per concerti con un numero elevato di elementi e scenografie importanti. Una volta riaperto il ridotto, ci sarà da affrontare anche un altro problema e cioè quello delle infiltrazioni di acqua causate dalla rottura del pavimento esterno durante i lavori di ristrutturazione del teatro comunale.