L’Aquila, al via l’iter per la demolizione e ricostruzione di Itas e Ipsiasar

foto di Marianna Gianforte

La Provincia ha pubblicato gli avvisi per l’affidamento del progetto esecutivo di demolizione e per la ricostruzione dell’ex Itas e dell’Ipsiasar a Pineta Signorini, entrambe le strutture scolastiche furono gravemente danneggiate dal terremoto del 2009.

Ci sono voluti 10 anni per avviare l’iter ma per vedere realizzate le nuove scuole, che si trovano in viale Duca degli Abruzzi e a pianeta Signorini, bisognerà aspettare ancora almeno quattro o cinque anni. Una situazione che se da un lato mostra una luce nel tunnel dell’impasse della ricostruzione scolastica, dall’altra fa il paio con le parole del ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti, il quale proprio ieri aveva espresso vergogna nei confronti dello stallo in cui si trova la ricostruzione dell’Aquila a 10 anni dal terremoto. Già nel 2018 era stato approvato il progetto preliminare, ora bisognerà approvare quello esecutivo, nel 2020. I lavori costeranno complessivamente 15 milioni, entrambi gli appalti rientrano nel programma triennale delle opere pubbliche 2018-2020 della Provincia, approvato con il bilancio 2018.

Completamente diversa l’idea della passata amministrazione, quella guidata da centro-sinistra, che avrebbe voluto su proposta dell’ex assessore alla Ricostruzione ospitare nella sede dell’ex Itas gli alloggi dell’Adsu, d’altra parte proprio di fronte si trova il polo universitario umanistico. Una buona notizia senz’altro per quanto riguarda l’edilizia scolastica, e perché ospitando i Geometri in via Duca degli Abruzzi si libereranno spazi nel polo scolastico di Collesapone, dove si concentra una grande percentuale di studenti con una certa difficoltà anche nella gestione del traffico locale e delle vie di fuga e di sicurezza. Resta però da affrontare – e questa è una responsabilità politica e amministrativa – il caos che si prospetta dal punto di vista della progettazione urbanistica scolastica aquilana.

Perché se è vero che nelle intenzioni dell’amministrazione comunale c’è l’idea di concentrare nella caserma Rossi tutte le scuole del centro storico, è anche vero che pure su questo fronte la confusione regna sovrana. Ad esempio un ordine del giorno approvato in consiglio comunale prevede che liceo Cotugno vada nella caserma rossi. Ma secondo l’ultima delibera sul dimensionamento scolastico della città dell’Aquila, all’interno del perimetro della caserma non è previsto l’inserimento del Cotugno bensì quello della scuola Carducci. Dunque cosa dovrebbe succedere del liceo Cotugno? Dovrebbe restare attiva la sola sede di via Leonardo da Vinci in corso di rifacimento? Un quesito al quale bisognerà che qualcuno prima o poi risponda. Non solo. All’interno della caserma Rossi dovrebbe andare anche la caserma dei vigili del Fuoco secondo le intenzioni dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. Come si farà ad ospitare tante variegate realtà all’interno di quell’area? Altro aspetto sarebbe poi il raddoppio delle sedi, sia del Cotugno sia dei Vigili del fuoco perché per entrambi sono previsti stanziamenti pubblici che dovrebbero andarsi a replicare.

foto di Marianna Gianforte