Capistrello, un milione di euro di risarcimento per il sangue infetto

Aveva contratto l’epatite C in ospedale, quando aveva pochi mesi di vita, a causa di una trasfusione di sangue. Sangue risultato infetto. Pertanto il Ministero della Salute, citato in giudizio per omesso controllo, è stato condannato al risarcimento di un milione di euro a favore degli eredi.

Lui, la vittima, A.P.L. di Capistrello,  si è spento all’età di 31 anni nell’agosto del 2013, a causa di quella malattia che gli aveva segnato la vita. Una vita segnata dalla malattia provocata da undici trasfusioni di sangue. Sangue risultato infetto in quanto allora i controlli e le verifiche sulle sacche erano meno severi.  Dopo anni di confronti nelle aule di tribunale è giunta la sentenza emessa dal Giudice del Tribunale di Roma Lilia Papoff.