Caputi, Ud’A all’ex Cofa: “Confronto con città, per ora nessun progetto”

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Il Rettore dell’Università d’Annunzio, Sergio Caputi, vuole fare chiarezza sulla proposta di spostare la sede pescarese dell’Ateneo all’ex Cofa.

“L’università non farà mai qualcosa contro la città di Pescara che è anche la città in cui vivo. Quello che verrà fatto, se verrà fatto, si farà in accordo con la città”. Così il rettore dell’Università D’Annunzio Chieti-Pescara, Sergio Caputi, in una conferenza stampa per fare chiarimenti sulle possibilità di trasferire la sede pescarese dell’Università D’Annunzio negli spazi dell’ex Cofa.

“Non abbiamo una posizione. L’Università ha appreso circa un anno e mezzo fa, dalla stampa, che l’allora governatore D’Alfonso voleva mettere in vendita alcune aree della Regione, fra cui l’ex Cofa. Avevamo iniziato un dialogo con l’Amministrazione Alessandrini. Non intendiamo assolutamente fare un eco mostro, soprattutto in una zona dove l’accesso alla spiaggia è completamente bloccato perché è stata costruita la caserma della Finanza. Insomma, se possibile trasferiremo tutta la sede di viale Pindaro, ma senza fare un danno alla città. In caso contrario rimarremo dove siamo oggi”. “Non abbiamo deliberato nulla – ha aggiunto Caputi – stiamo solo dialogando, mi dispiace che questa proposta sia diventata un ring fra forze politiche. Vogliamo fare qualcosa di qualificativo per la città e per i nostri studenti. C’era stato un intervento della Regione per fare una permuta, perché i terreni dell’ex Cofa sono della Regione, per concentrare tutti gli uffici in viale Pindaro e quindi risparmiare per i tanti affitti che paga. Però ad oggi – ha proseguito – non abbiamo un progetto perché non sappiamo quanto terreno riusciremo ad acquisire. I 15mila studenti che frequentano le sedi di Pescara hanno diritto ad avere il meglio che l’Università può fornire. Abbiamo anche altre soluzioni, con un’offerta ricevuta dell’azienda Di Bartolomeo, per uno spazio prospiciente proprio la nostra sede di viale Pindaro dove ci potremmo allargare”. “Noi vogliamo investire su Pescara e anche tanto, ma stiamo trovando qualche difficoltà, che credo siano un pretesto. Concludo dicendo che, se possibile, trasferiremo tutta la sede di viale Pindaro, ma senza fare un danno alla città. In caso contrario rimarremo dove siamo oggi”.

IL SERVIZIO DEL TG8