Regione, F.I. “illegittimi i decreti di nomina”.

Regione, F.I. “illegittimi i decreti di nomina”. Il decreto del presidente della Regione Abruzzo con il quale D’Alfonso avoca a sé tutte le funzioni non espressamente conferite al vice-Presidente ed agli assessori, ivi compresa qualsiasi proposta e designazione riguardante ogni incarico dirigenziale della Giunta regionale, nonché la proposta e la designazione dei rappresentanti degli organi amministrativi di vertice di enti, aziende, agenzie, società, consorzi e organismi siano controllati, partecipati o vigilati dalla Regione , “è illegittimo”. Lo affermano i consiglieri di Forza Italia Gatti e Sospiri.

È quanto hanno dichiarato in una conferenza stampa all’Emiciclo i consiglieri regionali di Forza Italia, Paolo Gatti e Lorenzo Sospiri, che sulla legittimità del decreto avevano chiesto specifico parere al Collegio regionale per le Garanzie Statutarie. La richiesta di parere a firma dei consiglieri Chiodi, Di Dalmazio, D’Ignazio, Febbo, Gatti, Iampieri e Sospiri, poneva al Collegio una serie di domande sulla legittimità del decreto di D’Alfonso ed il risultato , secondo Gatti è che “il Collegio ha dato ragione al Centro-destra: D’Alfonso deve rispettare le regole e non può derogare alle leggi regionali vigenti nell’operare le nomine”. Secondo Gatti il parere reso dal Collegio è categorico e risponde nel merito alle domande poste da Forza Italia. Nel dettaglio secondo il Collegio

“l’attuale cornice statutaria dell’Abruzzo non consente di riconoscere la legittimità di un potere normativo atipico da esercitarsi con atto monocratico del vertice dell’esecutivo regionale”, inoltre il decreto “deve rispettare il principio di legalità e non gli è riconosciuto rango normativo”, e sulle nomine “il decreto è suscettibile di contrastare con le leggi regionali in quanto avoca a sé competenze che sono della giunta regionale”.

Per il vicepresidente del Consiglio regionale quindi D’Alfonso “non può aggirare con un decreto la legge regionale n.77/1999, e, nel caso volesse, il Collegio afferma che dovrebbe togliere la delega ai suoi assessori a cui spetta il potere di proposta. D’Alfonso deve quindi revocare il suo decreto e conseguentemente anche le nomine che ha effettuato in forza dello stesso a partire da quella del Commissario dell’Ater di Lanciano. Al momento – precisa Gatti – non abbiamo trovato altre nomine che potrebbero essere illegittime in forza del decreto di D’Alfonso, ma approfondiremo e vigileremo sul rispetto del parere del Collegio”. Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo Lorenzo Sospiri, secondo cui

“D’Alfonso non ha più una maggioranza politica e lo dimostra l’ultima seduta del Consiglio regionale dove senza le proposte e la presenza del centro-destra, la maggioranza non avrebbe avuto la forza ed i numeri di approvare importanti leggi. Questo decreto è la dimostrazione delle difficoltà di D’Alfonso nel gestire la sua fragile maggioranza politica. Avoca a sé tutti i poteri per tenere sotto scacco gli assessori regionali”. Sospiri lancia inoltre un allarme: “Secondo alcune voci non suffragate ancora da atti ufficiali, D’Alfonso avrebbe deciso di spostare l’ARIC (Agenzia Regionale di Informatica e Committenza nata dalla trasformazione della vecchia Arit) a Lettomanoppello, ovvero il paese natale del Governatore. Se questa notizia è vera dimostra ancora una volta l’arroganza del Presidente che piuttosto di pensare a rilanciare il suo paese natale con strade, infrastrutture ed occupazione, pensa di catapultare un ente molto importante in una realtà difficilmente raggiungibile e non baricentrica per l’Abruzzo. Dopo due anni e mezzo – conclude Sospiri – D’Alfonso prenda atto del suo fallimento e che non ha più i numeri. Senza il centro-destra questa maggioranza non è in grado di approvare nessuna legge o provvedimento”.

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