Coronavirus: Confindustria L’Aquila, 60% industrie ferme

Coronavirus: Confindustria L’Aquila, 60% industrie ferme. Oltre tremila i lavoratori in cassa integrazione

Il 60% delle industrie che operano in provincia dell’Aquila ha fermato l’attività e sono oltre tremila i lavoratori in cassa integrazione. Sono i primi dati del report di Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno sull’emergenza economica legata al Covid-19. “Nei prossimi mesi si prevede un drastico peggioramento dell’economia provinciale – dichiara il presidente, Riccardo Podda – con la diffusione del virus abbiamo registrato uno shock congiunto di offerta e di domanda: al progressivo e necessario blocco di molte attività economiche sul territorio provinciale ha fatto seguito un crollo della domanda di beni e servizi, sia dall’interno sia dall’Estero”. “Le previsioni per il nostro territorio sono peggiori rispetto al quadro nazionale – spiega il direttore di Confindustria L’Aquila, Francesco De Bartolomeis – Stanno venendo al pettine i nodi strutturali legati alla situazione delle aree interne. Anche nella fase di emergenza a farne le spese sono soprattutto i comprensori in ritardo di sviluppo, l’Abruzzo interno e la provincia dell’Aquila in particolare, con tassi di disoccupazione e inattività molto elevati”. Il presidente Podda rimarca la necessità “di un sostegno alla liquidità delle imprese, con linee di credito a tasso zero e tempi di restituzione molto lunghi, a 30 anni, come più volte ha proposto Confindustria a diversi livelli. In questo momento occorre mettere in condizione le imprese di pagare lavoratori e fornitori. In caso contrario, lo scenario socio-economico subirà effetti devastanti”. Sarà fondamentale, conclude Podda, “garantire il flusso dei pagamenti per i crediti vantati dal sistema delle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione, a partire da quelle che svolgono servizi essenziali per la collettività, rilanciare gli investimenti pubblici in infrastrutture e servizi per i territori, mettendo a sistema le risorse già programmate e assegnate per definire, insieme al Governo, il percorso per traguardare l’apertura dei cantieri”.

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