Lavoro, in ansia 330 operai della OMA spa

Lavoratori e sindacati in ansia per il futuro della Oma Spa, l’ azienda dell’ ex presidente di Confindustria Abruzzo e Camera di Commercio di Chieti Pescara, Mauro Angelucci finita in tribunale con il rischio di fallimento. Sono 330 le famiglie coinvolte in questa drammatica vicenda occupazionale.

Non si fanno illusioni i lavoratori della Oma Spa finita in tribunale con il rischio di fallimento. Il giudice del Tribunale di Pescara, Domenica Capezzera, ha infatti già decretato il fallimento della Holding Angelucci a causa dei pesanti debiti che a luglio scorso sfioravano i 26 milioni di euro. La sentenza del 12 settembre è stata depositata nei giorni scorsi. Fallita dunque la”cassaforte di famiglia” e con tutta probabilità lo stesso drammatico scenario potrebbe aprirsi per la Oma, l’industria metalmeccanica di Castiglione a Casauria, con sedi anche in Toscana e Romania, ex punta di diamante del gruppo abruzzese che negli ultimi anni ha sviluppato interessi anche nella produzione di vino e nel commercio di auto di lusso. Mauro Angelucci ex presidente di Confindustria ed ex presidente di Camera di commercio Chieti-Pescara, ha gestito la Oma, azienda metalmeccanica che realizzava carpenteria metallica e operava nella manutenzione di impianti industriali, dalla morte del padre a partire dal 2011.

“La vicenda dell’azienda metalmeccanica Oma, ha dichiarato il Segretario Provinciale della Fiom Cgil di Pescara, Andrea De Lutis, conferma purtroppo di quanto il nostro tessuto industriale, ancora non riesca a uscire completamente dalla lunga crisi presente nella nostra Regione” “C’ è grande apprensione per il futuro di 330 operai impiegati negli stabilimenti di Abruzzo e Toscana. Il tessuto industriale abruzzese subisce un durissimo colpo sul piano occupazionale”. “Attendiamo che la magistratura faccia il suo lavoro per conoscere il futuro dei lavoratori”.

“Sullo stato di  salute dell ‘intero comparto metalmeccanico abruzzese è intervenuto invece il Segretario Regionale della Fiom, Alfredo Fegatelli, il quale ha evidenziato come ci siano ancora delle aree fortemente in crisi che necessitano del sostegno di tutti i soggetti istituzionali del territorio”.

Tornando al fallimento della Holding Angelucci,  il commercialista pescarese Guglielmo Lancasteri, è stato nominato dal Tribunale di Pescara a curare la fase esecutiva del fallimento. I creditori sono stati convocati per il 6 febbraio prossimo. Nei trenta giorni precedenti dovranno essere avanzate le domande di rimborso. Mentre sono stati già apposti i sigilli su tutti i beni riconducibili alla società fallita.

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