Terremoto: scuola chiusa, protestano i genitori a Tortoreto

Terremoto: scuola chiusa, protestano i genitori a Tortoreto. La scuola è chiusa in attesa delle verifiche post sisma da parte della protezione civile, ma i genitori non ci stanno e protestano contro quella che reputano una mancanza di informazioni, minacciando anche esposti in Procura.

La scuola oggetto del contendere è la scuola materna paritaria San Giuseppe di Via Terravecchia a Tortoreto alto che puntano il dito contro quelle che ritengono tutta una serie di incongruenze.

“Se la struttura è stata interdetta alla fruizione scolastica dei circa 40 bambini e le loro insegnanti, come mai nel palazzo ci sono ancora le cinque suore? Perché il sottostante circolo ricreativo è aperto?” chiede in una nota Walter De Berardinis a nome del comitato dei genitori, sottolineando come i genitori siano molto preoccupati anche a fronte della “temporanea chiusura per lavori della scuola primaria e secondaria a Tortoreto alto e la trasmigrazione dei ragazzi nella zona del Salinello”. “Considerato che la sospensione delle attività didattiche o la chiusura delle scuole viene deciso dalle autorità competenti, quali verifiche sono state fatte? Con i tecnici del Comune, i Vigili del Fuoco o altri enti? – continuano i genitori – Lo stesso trattamento per le scuole di Tortoreto alto, è stato fatto per i locali dove alloggiano le suore e il circolo ricreativo sottostante la stessa scuola?”. Una situazione a fronte della quale i genitori annunciando di essere pronti anche a presentare esposti in Procura. Eppure secondo il commissario Tarricone, attualmente alla guida del Comune, la situazione sarebbe chiarissima. “Di tutte le scuole del territorio questa, che è una sscuola privata paritaria – spiega il commissario – è l’unica a rischio. Dopo le ultime scosse abbiamo richiesto il sopralluogo della protezione civile e siamo in attesa che venga effettuato. Se è agibile verrà riaperta. Domani, comunque, ci sarà un incontro con la dirigenza della scuola per suggerirgli di prendere in considerazione soluzioni alterantive”. Il commissario sottolinea inoltre come l’interdizione all’uso dei locali coinvolga ovviamente anche le suore, dipendenti della scuola paritaria, e il circolo anziani.