Escandescenze in Questura a Pescara, arrestato

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Inveisce all’interno della sala fermati della Questura di Pescara urlando frasi ingiuriose e minacciose dirette anche agli utenti degli uffici aperti al pubblico: arrestato.

Tutto è iniziato ieri mattina 9 ottobre, quando gli uomini della Squadra Volante della Questura di Pescara erano intervenuti presso un hotel del lungomare perché in una delle sue camere due persone stavano litigando furiosamente. All’interno c’erano due uomini, un pescarese ed un napoletano con vari precedenti di Polizia, che ancora molto agitati venivano invitati ad uscire dalla stanza per un controllo in sicurezza. A carico dei due vi erano dei rintracci per delle notifiche, e pertanto sono stati invitati a seguire gli Agenti in Questura. A questo punto il 35enne napoletano, D.G.M, che aveva sempre tenuto un atteggiamento poco collaborativo e minaccioso, nel tentativo di sottrarsi all’accompagnamento, dava in escandescenze, divincolandosi ed aggredendo gli uomini della Volante che si son visti costretti ad ammanettarlo. Dicendosi perseguitato dalla Polizia, iniziava ad offendere gli Agenti con frasi estremamente ingiuriose e con ripetute minacce di morte. Anche in Questura, una volta ristretto nella “sala fermati”, D.G.M. non accennava a calmarsi, anzi, si scatenava contro la porta chiusa prendendola a calci e pugni, urlando e minacciando tutto il personale presente, compresi gli utenti che di mattina si recano negli uffici aperti al pubblico. Il soggetto è stato pertanto tratto in arresto per i reati di resistenza e minacce gravi a Pubblico Ufficiale e, avvisata l’Autorità Giudiziaria anche della difficoltà di tenerlo ristretto all’interno della Questura, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale in attesa dell’udienza di convalida.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.