Una vasca per irrigare il verde sulla Riviera Nord

Il Comune di Pescara corre ai ripari e realizza una vasca di raccolta delle acque per consentire di irrigare le aiuole sulla Riviera Nord.

Il progetto di riqualificazione realizzato dalla passata amministrazione di centrodestra, non aveva previsto infatti l’impianto d’irrigazione. tanto che il comune, nella passata stagione estiva, aveva chiesto ai gestori degli stabilimenti balneari di collaborare per mantenere verdi le aiuole. Oggi, l’assessore comunale al verde pubblico, Laura Di Pietro, ha annunciato che con un finanziamento di 99 mila euro, sarà realizzata entro la prossima estate una vasca di raccolta delle acque per l’irrigazione delle aree verdi sul lungomare nord.

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Intanto il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Lorenzo Sospiri  interviene insieme ai consiglieri comunali di Cepagatti Monica Ciuffi e Paolo Di Domizio ,che stanno seguendo da vicino l’intera vicenda.

Il capogruppo e i consiglieri annunciano che  “La Regione Abruzzo ha ufficialmente riaperto i termini per la presentazione delle osservazioni sul nuovo progetto, rivisto e corretto, inerente la realizzazione delle vasche antiesondazione sui territori di Rosciano, Cepagatti, Manoppello e Chieti, una vittoria targata interamente Forza Italia e Insieme per Cepagatti, i due gruppi che hanno esercitato un’efficace azione di pressing per il riconoscimento di un diritto. A questo punto avremo 30 giorni di tempo per esaminare e rileggere tutte le carte, cosi’ come li avranno i cittadini direttamente interessati, perche’ proprietari di terreni oggetto delle servitu’, e le amministrazioni comunali in modo da formulare le nostre controproposte e chiedere correttivi prima che riprendano le procedure di Via”.

Il capogruppo Sospiri afferma “Riteniamo  che la fase della concertazione e della condivisione sia fondamentale per limitare i danni a carico di comuni e cittadini che, con il proprio ricorso, sono gia’ riusciti una prima volta a fermare il cantiere e che sono decisi a non demordere Nei mesi scorsi il governatore D’Alfonso e’ riuscito a sbloccare l’iter di un progetto iniziato con il Governo Chiodi, ossia la realizzazione delle 5 vasche o bacini di laminazione, ossia le vasche di espansione, necessarie per permettere al fiume Pescara di esondare in occasione delle piene ventennali, trentennali e cinquantennali”.

Il capogruppo Sospiri  e i consiglieri Ciuffi e Di Domizio hanno detto inoltre che si tratta di un’opera oggi ” obbligatoria perche’ nel tempo molti Comuni che corrono lungo l’asta hanno cementificato le aree naturali di esondazione e tutti ricordiamo gli effetti su Pescara dell’alluvione del 2 dicembre 2013, quando e’ stato necessario evacuare l’intero quartiere di Villaggio Alcyone e l’acqua ha invaso la golena sud e quella nord. Ora il progetto prevede la realizzazione di quelle vasche negli abitati di Rosciano e di Cepagatti perche’, paradossalmente, sono stati i Comuni piu’ virtuosi, ossia i soli due Comuni che hanno lasciato correttamente libero il territorio a ridosso del fiume. Le vasche vengono dunque realizzate, e, dovendo acquisire i terreni necessari per le opere, cio’ accadra’ tramite una legge che stabilisce la Servitu’ di allagamento, ovvero non ci saranno espropri veri e propri, anche per evitare il rischio di contenziosi che avrebbero allungato i tempi di cantiere con il rischio di perdere i 54milioni di euro di finanziamento, dunque i terreni, tutti di natura agricola, non verranno tolti ai proprietari, ma ci sara’ solo una servitu’ e i proprietari potranno continuare a coltivarli, imponendo, pero’, comunque delle limitazioni, ossia dei danni. Personalmente ho pero’ fatto approvare due emendamenti alla legge 7 del 2010, per garantire comunque un indennizzo nei confronti dei Comuni e dei cittadini che sono stati bravi, e dunque non hanno cementificato come a Manoppello o Spoltore, ne’ hanno fatto opere folli come a Pescara con la diga foranea. La Regione ha ora concesso 30 giorni di tempo, accogliendo, com’era inevitabile, la nostra istanza, dunque un mese nel corso del quale andremo a rileggere le nuove carte, lo studio cosi’ come rimodulato, con relativo impatto ambientale e, con gli stessi cittadini, andremo a verificare la necessita’ di eventuali ulteriori osservazioni. Nel frattempo stiamo informando gli utenti interessati di tale possibilita’ al fine di condividere in maniera massiccia un’opera che comunque stravolgera’ una parte del nostro territorio”.