Comune Chieti: passa il bilancio, Di Primio lascia F.I.

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Con 11 voti a favore e 10 contrari, assente l’intero gruppo di Forza Italia che non ha partecipato alla seduta, ma nella maggioranza di centrodestra si sono registrate anche anche altre defezioni, il Consiglio comunale di Chieti dopo oltre cinque ore di discussione ha approvato il bilancio di previsione e il Dup, il documento unico di programmazione. Di Primio lascia Forza Italia.

Il sindaco Umberto Di Primio, che ha annunciato l’uscita da Forza Italia, manterrà in piedi fino al prossimo 7 luglio, quando scadranno i termini che le rendono efficaci, le dimissioni rassegnate nei giorni scorsi dopo l’estenuante braccio di ferro con il gruppo consiliare di Forza Italia. ”Il dato politico dice che io non ho più una maggioranza come uscita dalle urne, ma grazie al senso di responsabilità straordinario di chi è stato seduto in Consiglio comunale senza farmi ricatti fino all’ultimo momento – ha detto Di Primio – e soprattutto grazie a coloro che non avevano l’obbligo di stare in aula che sono quelli della minoranza che ci hanno consentito di andare avanti, oggi Chieti ha un bilancio che ha 40 milioni di lavori, che ci consente di dire che da settembre partiranno i servizi di scuolabus come gli asili, ha un bilancio che ci consente di fare lavori e manutenzioni per la città che ad oggi sono mancate”. “Il risultato di questo consiglio comunale ha due valori, uno opposto all’altro – ha aggiunto Di Primio: la fine di un centro destra così come era stato immaginato alle urne nel 2015, e poi c’è il discorso positivissimo di un bilancio che dà la possibilità a Chieti di avere milioni di investimenti, servizi che ripartiranno e un parere positivo che nessuno avrebbe potuto sperare visto che il primo bilancio del 2015 aveva tutt’altro segno”. Quanto al rapporto con Forza Italia, Di Primo ha annunciato una lettera a Berlusconi per annunciare l’uscita dal partito: “Credo che a questo punto non debba più essere io ad avere rapporti con i singoli – ha sottolineato il primo cittadino a proposito dei rapporti a livello locale – si è oggi mostrata una maggioranza diversa, si dovrà decidere cosa fare. Io fino al 7 ho ancora in piedi le mie dimissioni che non erano dovute perché si potesse ottenere il risultato di oggi: erano volute perché sono rimasto schifato da un certo modo di fare e prima che io recuperi questa cosa, forse dovrà prima parlare non soltanto con le persone straordinarie che sono state in aula ma anche con coloro che hanno determinato quella situazione che oggi, mi pesa dirlo, porta il centro destra ad avere un risultato grazie al centro sinistra. Non ho idea in questo momento di quali possano ancora essere i rapporti con Forza Italia, certo posso affermare che quella lettera che avevo preparato da tempo la spedirò oggi a Berlusconi perché Forza Italia non è più il mio partito”.