Si saldi… chi può! Al via gli sconti in Abruzzo fino al 5 marzo

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Da oggi, 5 gennaio, al via saldi invernali in Abruzzo fino al 5 marzo: ribassi tra il 20% e il 50% con una spesa stimata da Confcommercio, attorno ai 140 euro pro capite, 325 euro a famiglia.

Il freddo e le spese per il Natale fermeranno il popolo dei saldi? Da oggi, 5 gennaio, partono gli sconti anche in Abruzzo come in altre regioni italiane e andranno avanti fino al 5 marzo. Secondo una stima di Confcommercio, i saldi saranno in linea con quelli dello scorso anno con una spesa pro capite di circa 141 euro pro capite e di 325 euro a famiglia. Le associazioni di categoria invitano ad acquistare nei negozi di vicinato per risvegliare l’economia del piccolo commercio e dare nuova linfa alle città. Ci si mettono, infatti, spiegano ancora le associazioni, anche i “Black Friday”, i coupon e gli sms “per prolungare ad arte gli sconti tutto l’anno, con una concorrenza spietata.”  Ci sono poi le raccomandazioni per i clienti per evitare… saldi nel buio: controllare bene la merce, magari fare un raffronto con i prezzi precedenti, acquistare nei negozi di fiducia, e non credere agli sconti troppo marcati. Si saldi chi può!… permetterselo per la gioia di commercianti e degli acquirenti che a un prezzo modico, possono finalmente acquistare un capo o altro lungamente sognato.

“I saldi – osserva Marisa Tiberio, presidente di Confcommercio Chieti e componente di giunta nazionale di Federmoda – rappresentano comunque una ghiotta occasione per risvegliare i consumi, dopo un anno senza botti e senza acuti caratterizzato da molte preoccupazioni per i commercianti sempre più schiacciati da consumi che non decollano, dalla concorrenza sleale, dalle vendite incontrollate on line e da un’imposizione fiscale divenuta asfissiante”.

Negli ultimi cinque anni, secondo le stime di Confcommercio, nel nostro Paese sono stati persi 100 mila esercizi e 250 mila posti di lavoro, con 647 mila negozi sfitti lungo lo stivale e l’Abruzzo conferma questo trend con dati anche peggiori.

“Le colpe sono da addebitare a una politica miope e incompetente che guarda solo ai nuovi insediamenti ed ai posti di lavoro che queste strutture, il condizionale è quanto mai d’obbligo, produrrebbero. I saldi – taglia corto Tiberio – rischiano di perdere tutto il loro proverbiale appeal a causa, della corsa sfrenata allo ‘sconto tutto l’anno’. Basti pensare che i saldi invernali sono stati anticipati da un Black Friday che continua ogni anno a allungarsi a dismisura con promozioni, sms e coupon creati ad arte per prolungare gli sconti per settimane. Ma queste sono modalità di vendita che non aiutano nessuno e che sviliscono l’intera categoria”.

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