Sicurezza: Anci e sindacato militare italiano firmano protocollo

Firmato stamattina a Roma un protocollo d’intesa tra l’Anci e il Sim (sindacato militare italiano) per la sicurezza urbana.

Promuovere la cultura della sicurezza urbana partecipata per una cittadinanza attiva consapevole e protagonista della propria sicurezza è l’obiettivo che Anci e Sindacato italiano militare dei carabinieri (Sim) si sono prefissi, firmando oggi a Roma, nella sede dell’Anci (associazione nazionale comuni italiani), un protocollo d’intesa che disciplinerà le attività di collaborazione tra i due soggetti. Le attività riguarderanno, tra le altre, la programmazione di corsi di formazione rivolti alle polizie locali ma anche l’organizzazione di incontri nelle scuole per diffondere, tra i giovani cittadini, la cultura della legalità e il rispetto dell’ambiente.

Con la firma del protocollo, l’Anci si impegnerà ad adottare misure di agevolazione dell’accesso all’edilizia pubblica residenziale e di sostegno ai progetti di assistenza sociale, proposti dal sindacato.

A firmare il protocollo, stamane, c’erano il vice presidente e sindaco di Chieti Umberto Di Primio in rappresentanza dell’Anci, insieme al segretario generale dell’Associazione, Veronica Nicotra e, per il Sim carabinieri il segretario, brigadiere capo Antonio Serpi. Presente alla firma anche il presidente del sindacato, il colonnello Sergio Di Caprio. La prima iniziativa è prevista per maggio a Chieti e vedrà il coinvolgimento dello e scuole e della polizia locale.

“Vogliamo contribuire a costruire una sicurezza che sia bene comune dei cittadini, non più calata dall’alto ma costruita fianco a fianco, con le scuole, le parrocchie, i cittadini, facendo partecipare tutti. La sicurezza deve tornare a essere un bene comune, questo è un impegno che siamo fieri di portare avanti”, ha detto il colonnello Sergio Di Caprio.

“Sottoscriviamo questo protocollo che ha due obiettivi: diffondere la cultura del rispetto della sicurezza e formare la polizia locale che oggi è chiamata a ricoprire un nuovo ruolo nell’ambito della sicurezza locale”, ha affermato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, che ha criticato pesantemente, per il secondo aspetto, l’operato delle Regioni: “Svolgono malissimo questo ruolo: tranne pochissime eccezioni, le scuole di polizia locale sono in uno stato di quasi abbandono. Di qui la necessità di arricchire questo tipo di formazione”.