Abruzzo: quota 100 svuota le Asl di infermieri, l’allarme dell’Opi

Oltre 500 infermieri in Abruzzo sono pronti ad andare in pensione anticipata approfittando della clausola di quota 100, col rischio di svuotare le Asl di personale sanitario. L’allarme dell’Opi.

Il buco stimato è di 2.482 unità: un numero importante che pregiudicherebbe ulteriormente la sicurezza delle cure per i cittadini. In Abruzzo il fabbisogno rischia di salire a 155,93 professionisti sanitari mancanti ogni 100 mila abitanti, rispetto a una media nazionale di 126. A lanciare l’allarme alle istituzioni sanitarie è il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) della provincia di Chieti, Giancarlo Cicolini, in base ai dati elaborati dal Centro studi della Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche (Fnopi).

Secondo tali stime, sono 1.996 in Abruzzo gli infermieri che, al 31 dicembre 2018, hanno maturato i requisiti previsti da quota 100 e di questi la Fnopi valuta che 599 potrebbero effettivamente usufruirne, ovvero il 59,11% del personale sanitario (compresi medici e altre figure) considerati in uscita nei prossimi mesi. A questi si aggiungono 481 pensionamenti ordinari, per raggiunti limiti di età a fine dicembre 2018, che si vanno a sommare alla strutturale carenza di 1.452 infermieri rispetto alle reali esigenze dei cittadini. Di questi ultimi, ne mancano 719 necessari sul territorio per l’assistenza alle persone fragili (non solo anziani, ma anche malati cronici, non autosufficienti e altri pazienti che necessitano di una gestione sanitaria costante) e altri 733 infermieri secondo i parametri per le dotazioni organiche fissati dall’Unione europea e che l’Italia e soprattutto l’Abruzzo non rispettano.

“Vorremmo che fosse chiaro che non si tratta di un problema solo degli infermieri, ma riguarda tutti i cittadini”, ha affermato Giancarlo Cicolini, presidente dell’Opi per la provincia di Chieti. “Sono a rischio gravissimo le cure, la sicurezza delle prestazioni erogate ai pazienti perché i reparti rischiano di rimanere senza personale, di non poter garantire i turni. Siamo di fronte a un problema enorme e immediato. Chiediamo alle aziende sanitarie locali, per quanto ci riguarda quella di Lanciano Vasto Chieti, di accelerare le procedure concorsuali e tutti gli strumenti a disposizione per l’assunzione di nuovo personale. Chiediamo un confronto immediato all’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, per illustrare la gravità della situazione e cercare insieme le soluzioni più rapide ed efficaci”.