Call center, proroga di sei mesi per la commessa Inps

Sarà un Natale più sereno per i lavoratori che in tutta Italia gestiscono una delle commesse pubbliche più importanti, quella di Inps-Inail-Equitalia, 2.300 persone di cui una fetta cospicua – 560 – è impiegata nel call center Trascom di Pettino.

Un piccolo respiro di sollievo arriva con la proroga di sei mesi per la mega commessa, comunicata dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, a margine dell’ultimo tavolo romano con i sindacati a livello nazionale e locale. Ci vorrà ancora qualche mese, probabilmente primavera, invece, per conoscere l’esito del bando Inps – che è stato pubblicato a maggio – da cui uscirà il nome del nuovo gestore. Una boccata d’ossigeno da un lato, ma dall’altro un futuro ancora incerto.

Boeri – che ha dato rassicurazioni sull’applicazione della clausola sociale, estesa anche ai lavoratori in subappalto come nel caso aquilano – non ha dato nessuna garanzia sul rispetto della “territorialità”:  saranno infatti i vincitori della gara a definire con le organizzazioni sindacali la localizzazione territoriale. La sede del lavoro, in sostanza, potrebbe cambiare. Un ostacolo non di poco conto su cui si concentreranno gli sforzi dei sindacati nelle prossime settimane.

Il presidente dell’Inps – chiarisce la Cgil in una nota in cui ribadisce la necessità di assicurare la territorialità dei siti attualmente esistenti –  ha assicurato che l’auspicio è di chiudere nel più breve tempo possibile questa incertezza.

Il ritardo sull’assegnazione, inoltre, sarebbe dovuto ai necessari contatti con Anac ed è prevedibile che a fine marzo 2018 la gara sarà assegnata ai vincitori. A maggio dovrebbe partire l’operatività ai nuovi assegnatari. Ma Boeri ha confermato che la clausola sociale sarà assicurata in forma estensiva (ossia garanzia per i lavoratori in subappalto e professionalità), mentre per la territorialità saranno i vincitori di gara a definire con i sindacati la localizzazione territoriale”.

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