Incidente Sevel: ripresa la produzione, ma in 700 vanno in CIG

E’ ripresa con un turno di ritardo la produzione alla Sevel di Atessa. Nello stabilimento dove si producono i furgoni Ducato, venerdì scorso 3 gennaio, ha perso la vita un operaio di 29 anni.

Per gestire la situazione straordinaria dopo l’incidente mortale del 3 gennaio la Sevel di Atessa ha tuttavia deciso che da domani 8 gennaio e fino a domenica 12 la produzione giornaliera si attesterà intorno ai 900 veicoli Ducato e di conseguenza 700 lavoratori in tutto lo stabilimento saranno interessati dalla cassa integrazione ordinaria.

Per la morte di Cristian Terilli, l’ operaio di 29 anni originario della provincia di Frosinone, deceduto venerdì scorso 3 gennaio, la Procura di Lanciano, competente per territorio, ha iscritto sei presone nel registro degli indagati con l’ accusa di omicidio colposo. Si tratta dei responsabili delle tre aziende coinvolte e dei relativi responsabili della sicurezza della FCA-Sevel, Comau e Sinergia. Stamani la Direzione aziendale ha disposto il senza lavoro per il turno delle ore sei. L’ attività è ripresa alle 14. Poco prima di mezzogiorno invece, i rappresentanti sindacali delle RLS hanno incontrato i vertici dell’ Azienda i quali hanno ribadito che l’ incidente mortale ha coinvolto un operaio esterno impegnato nei lavori di manutenzione per conto di una ditta sub appaltante. Il giovane è rimasto schiacciato da un supporto di ferro nell’ area Ute 1 di lastratura. L’area è stata posta sotto sequestro. Sul caso indagano i Carabinieri di Atessa.  Stamani intanto all’ Ospedale di Chieti è stata eseguita l’ autopsia sulla salma del ragazzo. Subito dopo il feretro è stato restituito ai familiari. Cristian lascia la moglie e due bambine. Intanto nel comune di residenza del giovane operaio, Pignataro Interamna, un piccolo centro di poco più di 2500 anime in provincia di Frosinone, è stato decretato il lutto cittadino.

Un trauma toracico chiuso e la frattura della colonna vertebrale sono le cause del decesso di Cristian Terilli, deceduto venerdì 3 gennaio alla Sevel di Atessa durante i lavori di manutenzione dell’impianto robotico del reparto Lastratura, la cui area è sottoposta a sequestro. Lo ha accertato l’esame autoptico effettuato oggi all’ospedale clinicizzato di Chieti dall’anatomopatologo Domenico Angelucci. All’autopsia erano presenti anche i consulenti delle sei persone indagate dal pm di Lanciano Serena Rossi per presunto omicidio colposo. Il crollo di un pesantissimo castelletto di traslazione, che supporta le fiancate del furgone Ducato, lo ha drammaticamente schiacciato sulla schiena. L’operaio esterno, dipendente della società Sinergia di Cassino, sub appaltatrice della manutenzione, è morto pressochè all’istante. Lo schiacciamento gli ha poi creato uno choc cardiogeno acuto. Effettuati inoltre i prelievi per gli esami istologici, tossicologici e alcol. La procura ha dato il nulla osta alla sepoltura, con le esequie che si svolgeranno nel suo paese del frusinate. Gli indagati sono i rispettivi responsabili delle società interessate e del settore sicurezza di Fca-Sevel, Comau di Torino, ditta appaltante, e la Sinergia che ha preso il subappalto. Nei prossimi giorni la procura nominerà i periti tecnici per accertare le ragioni del crollo dell’impianto.