Tocco Casauria, per il crac della Merker chieste condanne per 5 imputati

“Scellerata gestione da parte del gruppo di imprese”. Lo ha detto il pm Rosangela Di Stefano, questa mattina davanti al Tribunale collegiale di Pescara, nel corso della sua requisitoria nell’ambito del processo sulla bancarotta della Merker Spa di Tocco Casauria.

Il pm ha chiesto condanne a 4 anni per Marino Alessandrini, ex amministratore della Merker ed ex figura di vertice di altre società controllate dalla capofila; 3 anni a testa per Alfred Zahlaus e Marcello De Niederhausern, ex amministratori unici di Fisher e Merker Rent, e per Guido Leone, ex presidente del collegio sindacale della Fisher; 2 anni per Maria Cristina Dragani, all’epoca dei fatti procuratrice speciale della Merker. I fatti risalgono ad un periodo compreso tra il 1999 e il 2003. I cinque imputati sono accusati di bancarotta fraudolenta e documentale. Il pm ha chiesto invece il non doversi procedere, a causa dell’intervento della prescrizione, per altri sei imputati. L’ipotesi accusatoria è che gli imputati abbiano distratto direttamente beni e somme di danaro, o tramite operazioni infragruppo, ovvero attraverso la cessione di quote e finanziamenti senza corrispettivi, fino a provocare la bancarotta delle società capofila e delle sue controllate, per una cifra superiore ai 250 milioni di euro. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 14 gennaio, quando sarà completata la discussione e sarà emessa la sentenza.